Un edificio monastico dalla storia antichissima rinasce da una sapiente ristrutturazione per trasformarsi in uno degli hotel più prestigiosi di Lione.
“Il nostro lavoro ha un significato solo se è fedele alla sua epoca”, racconta il designer di fama internazionale Jean Philippe Nuel a proposito di una spettacolare ristrutturazione eseguita nell’estate del 2019 a Lione. Si tratta dell’edificio, unico nel suo genere, che oggi ospita l’Hotel Dieu.
La sua storia è antichissima, come il suo nome che in origine voleva dire “ostello di Dio” ed era utilizzato come ricovero per malati, mendicanti e pellegrini. Oggi ha cambiato la sua destinazione d’uso, diventando uno degli hotel più importanti e prestigiosi della città. Gli interni sono stati completamente riprogettati in chiave contemporanea seguendo criteri di assoluta conservazione dell’anima storica del luogo. Il risultato è straordinario ed è stato possibile grazie ad un sapiente gioco di squadra tra architetti, storici dell’arte, e enti governativi che hanno contribuito a far rinascere la vera essenza dell’edificio.
Senza dubbio il fulcro dell’hotel è la hall sovrastata dalla grande cupola che, con i suoi 32 metri di altezza, lascia davvero senza fiato. Lo spazio è stato organizzato intorno al bar centrale in alabastro retroilluminato in cui clienti e visitatori possono degustare ottimi vini e godersi lo spettacolo architettonico che li circonda. Gli arredi sono stati accuratamente realizzati da artisti, produttori locali e aziende in modo tale da non interrompere la vista ma anzi lasciando quanto più possibile libero lo spazio per muoversi. Bellissime, per esempio, le sedie firmate in collaborazione con Ligne Roset. La reception e il banco accoglienza sono disposti simmetricamente al piano terra. Sono stati realizzati utilizzando lo stesso pavimento in pietra locale di Villebois e travi in legno calce ma differenziati tra loro da piccoli particolari. Artisti locali come Manuela Paul Cavalier e Veronique de Soultrait hanno dato vita a diverse opere esposte nell’edificio.
I materiali utilizzati sono moltissimi: vanno dalle sete floreali ricche di dettagli dorati a pavimenti in pietra o in legno. La città francese è famosa per la sua arte floreale che è stata ripresa in diversi complementi d’arredo come gli splendidi tappeti disposti sia nelle camere che negli ambienti comuni.
Attraversando il luminoso ristorante, disposto per tutta la larghezza dell’edificio, sembra quasi di trovarsi in una brasserie contemporanea in cui le protagoniste sono bellissime luci in ceramica a forma di petalo e mazzi di fiori in metallo.
Salendo ai piani superiori si scoprono le camere riservate ai clienti. Tra le più sceniche ci sono, senza dubbio, le camere duplex con vista sul Rodano. L’idea di creare la stanza su due livelli è nata dal desiderio di rispettare le altezze esistenti senza dover intervenire sulle meravigliose finestre, dividendole.
articolo di Eleonora Bosco