A Palazzo Presta, nel Salento, lo studio di progettazione milanese Atelier P richiama il fascino del viaggio con elementi eclettici e senza tempo.
Si può viaggiare restando fermi. Accade a Palazzo Presta, Boutique hotel di charme a Gallipoli, in Salento, trasformato da Atelier P in una stazione obbligata per i globetrotter, invitati ad attraversare una piccola porta per trovare un grande percorso su più livelli: temporale, architettonico, emozionale.
Storia e ristrutturazione di Palazzo Presta
Appartenuto nel Settecento al medico e agronomo Giovanni Presta, nel 2017 l’edificio conosce una nuova destinazione d’uso senza dimenticare lo spirito che animava questo luogo. Un tempo l’antico proprietario apriva le porte ai suoi concittadini per dispensare cure e consigli. Nel progetto di ristrutturazione dello studio milanese, quel senso di protezione e relax torna ad albergare tra le antiche pareti richiamando turisti da ogni parte del mondo. Gli Architetti Mattia Pareschi e Luca Piccinno, e l’interior decorator Alessandro Mario Cesario, intervengono a consolidare le strutture, i solai, fanno riaffiorare il tufo pugliese, valorizzano le volte, creano volumi che dialoghino con quelli originali.
Il risultato è un esempio di hospitality dal sapore internazionale che sedimenta l’idea di un percorso a ritroso, nella storia del territorio e in quella personale di ciascun ospite, grazie a tessuti, colori, in un’architettura lineare e ricca di dettagli che si mescola a oggetti di design nomade che offrono una sintesi geografica del globo.
Palazzo Presta si presenta come un hub creativo dove Atelier P riesce a far abitare “il viaggio” solo guardandosi attorno.
Dieci camere, ciascuna con la propria personalità e tonalità
Le dieci camere, distribuite su due piani, sono mappe eccentriche, ciascuna con un proprio nome e una propria personalità, offrono ricordi e suggestioni in ordine sparso, solo apparentemente casuale. Perché ogni dettaglio è studiato, composto, perfino disegnato per una personalizzazione massima dell’ambiente. Un concept realizzato da mani artigiane del luogo, cui Atelier P guarda come plusvalore e necessaria cultura d’impresa.
Così, testate e letti escono dalle “officine” di TAULA INTERIORS, mentre le lampade in tessuto – lampadari, applique e abat jour in stile art déco – sono di MAURIZIO BELLACCI. Quelle in vetro portano la firma di New Fashion Glass. I rivestimenti degli imbottiti e le tappezzerie arrivano da archivi di importanti tessiture a garanzia di unicità.
Mix di materiali antichi e contemporanei
La scala principale in pietra leccese è stretta tra muri trattati con la velatura per far emergere tono e valore delle preesistenze. Sempre al piano terra, il vano ascensore è costruito ex novo e guarda una volta in cemento armato, innesto che sottolinea la relazione tra storico e contemporaneo nel progetto di restyling.
La matericità è un nervo da scoprire in ogni angolo, si rivela nei pavimenti di cementine, originali all’entrata o nuove, di MARRA pavimenti, con decorazioni diverse per ciascuna camera La scelta delle velature garantisce quel sapore di vissuto che permette ad ATELIER P di azzardare con colori e texture dall’effetto tattile.
I bagni sono cubi immessi nello spazio, forme basiche che esaltano l’espressività delle volte e creano un’originale sequenza di forme. I sanitari, classici, li porta SIMAS. FIAS cura serramenti e lavori in ferro.
Terrazza e rooftop di Palazzo Presta
Il racconto di questa fascinazione per un interior che sia insieme nostalgia e modernità, prosegue anche all’esterno di Palazzo Presta. Per la terrazza comune, al primo piano, Atelier P utilizza vasi di manifattura locale riempendoli con palme di grandi dimensioni come sostenibile separé.
Al livello superiore, oltre alle camere, si apre il rooftop vista mare, la terrazza LAURUS, un’esperienza per gli occhi e il palato. Nella stagione estiva è qui che si trasferiscono le colazioni, che si apprezza quell’atmosfera da vecchio club per viaggiatori.
L’anima in acciaio Corten del Bar rimanda al volto ricercatamente délabré del palazzo e il bancone in marmo Emperador all’eleganza senza tempo. Uno spazio en plein air con divanetti in okume’ e panchine in tufo salentino dotate di cuscini a strisce bianche e marroni che ricordano le sdraio degli anni Settanta. Completa l’intramontabile Peacock, qui nella versione in nero, ispirata alla seduta inglese Windsor.
E se proprio non si vuole scendere in spiaggia, il viaggio prosegue sull’altana, comodamente adagiati sui lettini del solarium, stesso motivo a righe, stesso comfort.