Il settore delle case prefabbricate in legno rappresenta indubbiamente un modello di costruzione sostenibile, sia per la materia prima impiegata sia per la tecnologia cui si ricorre. Questo consente di sfruttare il sistema della prefabbricazione, che prevede la costruzione si misura off site di tutti gli elementi e il loro assemblamento sul posto. I vantaggi sono molteplici: risparmio di risorse energetiche, di tempi di realizzazione e di costi.
Lo svantaggio principale che presenta una casa prefabbricata rispetto a una casa tradizionale è che, a causa del processo produttivo, che impone una rigorosa pianificazione preventiva e lavora con elementi costruttivi di grande formato, c’è poco spazio per modifiche dell’ultimo minuto. Tutte le scelte progettuali devono essere molto chiare e prese in anticipo.
Case prefabbricate in legno: Italia sul podio Europeo
Il mercato delle case in legno in Italia è tra i più dinamici d’Europa. Questo è ciò che rivelano i dati messi in luce da Federlegno all’interno dell’ottavo Rapporto Edilizia in Legno. Nel 2022, in Italia, sono state costruite 3602 abitazioni, registrando così un aumento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. Un numero che evidenzia una spiccata vitalità del settore e che permette al nostro paese di confermarsi il terzo produttore in Europa, dopo la Germania e la Svezia.
Con un fatturato che ha raggiunto nel 2022 i 2,3 miliardi di euro, + 15,8% rispetto al 2021, questo settore si compone di una filiera di imprese in cui le prime dieci rappresentano quasi il 31% del mercato.
Dal punto di vista geografico, le attività che operano nel campo sono situate prevalentemente in Trentino-Alto Adige, con il 19% della produzione complessiva; a seguire la Lombardia con il 16%, il Piemonte con il 6% e infine il Veneto con il 5%.
Il report evidenzia come stia cambiando la tipologia stessa degli edifici costruiti utilizzando il materiale naturale. Alle case singole o villette bifamiliari si sono infatti aggiunti anche condomini a più piani sviluppati all’interno di contesti urbani.
Dotate di una buona resistenza ai terremoti e al fuoco, le case in legno garantiscono un eccellente comfort abitativo. Inoltre, se ben costruite, non richiedono nemmeno troppa manutenzione. Ultimo, ma non meno importante, punto di forza di queste case, sono i ridotti tempi necessari per la costruzione.
L’ottavo rapporto conferma come la bioedilizia stia pian piano guadagnando nuove fette di mercato, dimostrando di avere le potenzialità per porsi come alternativa concreta all’edilizia tradizionale. Assolegno di Federlegno sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione e promozione del settore, affinché sia il privato cittadino e sia le amministrazioni pubbliche, siano sempre più consapevoli del valore che gli edifici in legno hanno in termini di sostenibilità.
Quanto costa una casa prefabbricata in legno?
Il costo di una casa prefabbricata in legno può variare notevolmente in base a diversi fattori quali dimensioni, materiali utilizzati, complessità del design e finiture interne ed esterne. In generale, le case prefabbricate in legno costano dal 20 al 40% circa in meno rispetto a quelle costruite in muratura. In Italia, in linea di massima, il prezzo medio al mq di una casa prefabbricata può oscillare tra i 1.200 a 1.800 euro al mq. Questo risultato è dovuto a un livello tecnologico particolarmente avanzato e a una reale ottimizzazione di tutte le fasi produttive. Il risparmio non è legato solo all’importo finale della costruzione, ma si misura anche in ridotti tempi di esecuzione. Le ville prefabbricate richiedono 4 mesi di lavoro per essere completate così, i vari costi legati al cantiere, si riducono notevolmente.
Case in legno prefabbricate: aspetti tecnici e burocratici
Le case in legno sono realizzate con materiali certificati (legname FSC). Solo alcune specie vengono utilizzate grazie alle performance che garantiscono, anche in termini di sostenibilità ambientale. La gamma dei sistemi costruttivi è più articolata e la scelta dipende dal tipo di progetto e dal luogo in cui sarà realizzata.
I principali sistemi costruttivi
A Telaio
Detto Platform Frame, è il metodo di costruzione più diffuso. La struttura portante è composta da un reticolo di montanti e traversi in legno che, su entrambi i lati, viene tamponata con l’applicazione di pannelli a base legno. Esternamente la stratigrafia della parete è solitamente completata con un sistema a cappotto oppure una facciata ventilata. Internamente viene realizzata una controparete per il passaggio degli impianti, tamponata con pannelli in cartongesso o fibrogesso a vista.
X-LAM
E’ una tecnica costruttiva che, grazie alla sua versatilità d’impiego, è adatta anche per costruzioni a più piani. Il nome si riferisce al pannello portante multistrato su cui si basa il sistema, che è composto da un insieme di tavole di legno essiccate artificialmente, incollate in modo da incrociarne le fibre. Il risultato è un monoblocco molto resistente e dalle ottime capacità isolanti. La massa totale della struttura è pari solo a 1/5 di quella di una struttura di cemento armato dalle prestazioni simili. La parete viene completata eesternamente e internamente, esattamente come si fa per il sistema a telaio.
Pannelli chiodati (NLT)
Simile all’Xlam, la Nail Laminated Timber si differenzia per la composizione del pannello. In questo caso gli strati incrociati sono uniti mediante chiodi in alluminio ad aderenza migliorata o cavicchi di legno di latifoglia. Anche in questo caso l’edificio viene completato con le stesse modalità previste per i sistemi a telaio e Xlam.
Blockhous
Gli edifici sono costituiti da elementi massicci disposti orizzontalmente che, assemblati per comporre una parete, assolvono sia funzione portante sia di irrigidimento. Allo spigolo dell’edificio, il collegamento degli elementi massicci viene realizzato mediante intagli o connessioni di carpenteria classica.
Autorizzazioni per la costruzione di case prefabbricate in legno
La legge italiana prevede che per la costruzione di una casa prefabbricata in legno sia necessaria la concessione edilizia, come per qualsiasi altra tipologia di immobile. Anche per le case prefabbricate in legno, inoltre, è sempre previsto l’obbligo di non costruire su terreni agricoli o soggetti a vincolo paesaggistico.
Modelli di case prefabbricate in legno
Infine, per quanto riguarda i modelli disponibili sul mercato, le case prefabbricate in legno possono essere realizzate su misura in base alle esigenze e al budget di ciascun cliente. In genere, i modelli più apprezzati sono a uno stadio o a due piani, ma sempre più aziende offrono soluzioni personalizzate. In ogni caso è importante scegliere un modello che soddisfi le proprie esigenze e si adatti al contesto in cui verrà inserito.
Per una casa prefabbricata ci si può rivolgere a un progettista specializzato e poi a un’azienda del settore per la costruzione. In alternativa è possibile affidarsi direttamente a questa, scegliendo a catalogo il modello di casa desiderata che potrà essere personalizzata in base al proprio gusto e alle proprie esigenze.
La filosofia green della bioedilizia
La bioedilizia si configura come un nuovo modo di costruire. Una filosofia basata sulla riduzione dell’impatto ambientale degli edifici non soltanto in fase di realizzazione ma anche durante l’intero ciclo di vita delle strutture stesse.
Principi cardine di questa concezione innovativa dell’edilizia sono l’utilizzo di strategie volte all’efficientamento energetico e l’impiego di materiali naturali ed ecocompatibili.
Una casa costruita secondo questi fondamenti si inserisce in modo armonioso all’interno del contesto naturale, è ben isolata a livello termico e usa in modo razionale le fonti energetiche e idriche.
Designer, architetti e progettisti negli ultimi anni hanno adottato sempre più spesso questa filosofia costruttiva che, oltre al rispetto per il pianeta, garantisce anche un miglior comfort abitativo e minori costi legati al riscaldamento degli ambienti.
A rendere interessante l’approccio che fa da base alla bioedilizia è anche la riduzione dell’impronta di carbonio. Questo porta una minore quantità di rifiuti e dei gas tossici liberati nell’aria. Da non sottovalutare, poi, come un edificio costruito in chiave green abbia un valore di mercato superiore rispetto ad uno costruito in modo tradizionale.