Trascorsi 10 anni una caldaia inizia a consumare molto di più, inoltre inquina e necessita di una maggiore e frequente manutenzione che a volte può essere molto onerosa. Se state valutando di sostituire la vostra vecchia caldaia, vi ricordiamo che dallo scorso anno sono entrate in vigore le nuove normative europee.
Dal 26 settembre 2015 l’Europa ha infatti cambiato le regole, prevedendo grandi risparmi in bolletta grazie all’introduzione di nuovi modelli di caldaie a condensazione più efficienti in termini di risparmio energetico e rispetto dell’ambiente.
Con il regolamento Ecodesign che introduce una nuova etichettatura energetica sugli standard minimi di efficienza per le caldaie, è prevista una classificazione energetica da A+ a G per gli apparecchi dedicati al riscaldamento degli ambienti e da A a G per gli apparecchi che producono acqua calda sanitaria. Questo comporta l’obbligo di installare esclusivamente caldaie a condensazione, in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso nel camino come
avviene nelle caldaie tradizionali. Recuperare i fumi di scarico per riscaldare l’acqua permette un notevole risparmio in bolletta.
Caldaia a condensazione: i vantaggi
Le caldaie a condensazione possono essere installate in qualsiasi abitazione. Naturalmente a seconda della superficie da scaldare, varierà la potenza della caldaia.
La caldaia a condensazione per il riscaldamento dell’acqua permette di ottenere dei consumi nettamente inferiori rispetto a quella tradizionale, ed è la soluzione ideale per chi riscalda la casa attraverso un impianto a radiatori.La massima resa si ha quando si combina una caldaia a condensazionee l’impianto diriscaldamento a pavimento in quanto l’acqua di emissione si aggira sui 30°C. Anche se i radiatori richiedono una temperatura di mandata di 55°- 60°C, una caldaia a condensazione di qualità ha comunque rendimenti molto più elevati rispetto ad una caldaia tradizionale.
Una caldaia a condensazione, costa poco di più rispetto a una tradizionale, ma permette di risparmiare fino al 30% sulla bolletta. Inoltre, se desiderate sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione, potete usufruire delle detrazioni fiscali al 65%.
Per scaricare la condensa è sufficiente una canalizzazione, proprio come quella che serve per il
condizionatore. Il tubo per lo scarico della condensa, con diametro di 5 mm, può essere inserito nelle normali canaline presenti all’interno delle case.
I fumi possono essere scaricati direttamente a parete o convogliati nei camini esistenti utilizzando appositi condotti flessibili. Con il decreto legge 102/2014 è stata introdotta una nuova forma di scarico, quella a parete, molto più semplice e comoda per agevolare l’installazione di caldaie a condensazione e caldaie convenzionali a gas a camera stagna. In questo caso occorre però fare attenzione ai terminali di scarico fumi a parete, in quanto dovranno essere posizionati nell’osservanza delle aree di rispetto previste dalla norma UNI 7129/08.
Al contrario delle caldaie a condensazione con Certificazione ErP, quelle convenzionali non sono certificate, perché non rispondono alle normative europee di ecologia e risparmio energetico.
Online è possibile valutare modelli e prezzi di caldaie acondensazione con Certificazione Erp, ma ricordate che dal 26 Settembre 2015, i produttori di caldaie non possono più commercializzare apparecchi che non rispettino la nuova normativa.
Se oggi acquistate una caldaia priva di etichetta energetica state acquistando un prodotto superato e non a norma.