A Sondrio, l’architetto Alfredo Vanotti firma il progetto di recupero di un fabbricato risalente agli inizi del ‘900, adibito a stalla e magazzino al piano terra, a fienile e deposito al primo piano, trasformandolo in Ca’ Giovanni.
Un intervento di recupero che ha voluto ridare vita ai materiali del passato, restando il più possibile fedele al fabbricato esistente.
L’intonaco presente sulle facciate esterne è stato mantenuto, mentre all’interno della casa le pareti sono state completamente ripulite per riportare alla luce la pietra originaria. Per quanto riguarda la copertura sono state mantenute, mediante un intervento di recupero e ripristino, sia la struttura portante e l’assito in castagno che il manto di copertura in lamiera ondulata arrugginita. Sono state mantenute anche tutte le aperture inserendo serramenti in legno.
Il pavimento è stato realizzato in cemento senza alcuna finitura al fine di riproporre i pavimenti tipici delle abitazioni di una volta. Quanto all’impianto di illuminazione lo stesso è stato realizzato utilizzando dei semplici cavi a cui sono stati collegati gli interruttori di accensione delle luci.
Al piano primo, nell’originario fienile sono stati realizzati cucina e soggiorno mentre dove c’era il deposito sono stati realizzati camera e bagno. Al piano terra, nella porzione di fabbricato adibita a stalla, è stata realizzata una taverna mentre il magazzino è stato trasformato in studio.
Gran parte degli arredi sono stati disegnati dall’architetto e realizzati su misura da abili artigiani. Il blocco cucina e il camino sono stati realizzati in ferro verniciato; il blocco cucina è stato completato con opere di falegnameria (cassetti e ante); anche i catenacci dei portoni d’ingresso sono stati commissionati ad un abile ed esperto fabbro.
Ca’ Giovanni è un progetto di recupero totale, infatti anche parte degli arredi (sedie, poltrone, armadi, lampadari ecc..) sono stati “salvati” dalla distruzione, restaurati e riutilizzati.