Hai scelto anche tu, come molti, di vivere in una casa piccola e non vuoi rinunciare al calore di una stufa e al risparmio del pellet? In questo caso puoi optare per una stufa a pellet slim in grado di garantire il massimo comfort e la massima efficienza.
Oggi sempre più aziende che operano nel settore del riscaldamento si stanno adeguando alle nuove esigenze abitative, proponendo soluzioni intelligenti adatte a spazi di piccole dimensioni; parliamo delle stufe a pellet salvaspazio, che garantiscono un’elevata efficienza e il massimo comfort, senza rinunciare allo stile.
Stufa a pellet slim: caratteristiche dei modelli salvaspazio
Le stufe a pellet slim, più comunemente chiamate stufe salvaspazio, sono appositamente progettate per ambienti dalle dimensioni ridotte in cui una stufa seppur piccola non possa essere installata. Si tratta di stufe dalla forma rettangolare o tonda, che si sviluppano in larghezza e altezza riducendo sensibilmente la profondità per poter essere inserite facilmente in una casa piccola, in corridoi, ambienti di passaggio ovvero spazi ristretti dove tutto è calcolato con precisione e cura.
Oltre allo scarico posteriore, la maggior parte dei modelli ha uno scarico superiore o laterale che permettono di ridurre ulteriormente l’ingombro, ottimizzando lo spazio a disposizione; in questo modo è possibile collocare la stufa anche all’interno di un vecchio camino non più funzionante e raccordare la canna fumaria con uscita superiore a quella già esistente.
In termini di prestazioni va detto che il rendimento di una stufa a pellet slim è il medesimo di una stufa a pellet dalle dimensioni standard. Il fatto che si sviluppi in larghezza piuttosto che in profondità non altera in alcun modo efficienza e funzionalità.
Come per qualsiasi stufa a pellet il rendimento è strettamente legato alla scelta del combustibile. Scegliere un buon pellet è di fondamentale importanza in quanto garantisce il corretto funzionamento della stufa, migliora l’efficienza e offre performance in linea con quelle dichiarate dal costruttore. Inoltre, riduce la necessità di manutenzione e la frequenza di pulizia.
Le stufe a pellet salvaspazio dispongono delle medesime tecnologie di qualsiasi altra stufa a pellet. A seconda del modello scelto sarà possibile programmare l’accensione giornaliera, settimanale e per il weekend mediante telecomando o display di controllo, i modelli più innovativi possono essere anche gestite da remoto con l’App.
Stufe a pellet slim, quale modello scegliere?
Anche se di aspetto tradizionale, le stufe a pellet slim hanno una profondità ridotta, in genere non superiore ai 30cm, e di conseguenza risulta poco ingombrante. Il vantaggio? Può essere installata in spazi angusti e addossata al muro senza problemi. In commercio si trovano tantissimi modelli salvaspazio e non a caso continuano ad essere le stufe più vendute nei mesi invernali.
Ma quale modello scegliere? Il primo passo è considerare l’esatta dimensione dell’ambiente da riscaldare per determinare la potenza necessaria espressa in kW. Alcune stufe possono scaldare uno o più locali, mentre i modelli canalizzabili riscaldano tutta la casa. Per definire il modello più adatto occorre stabilire il fabbisogno termico che dipende da vari fattori: il livello di coibentazione dell’edificio, esposizione, caratteristiche strutturali e zona climatica ma soprattutto, la classe energetica dell’immobile. Più l’abitazione è efficiente, più la stufa a pellet è in grado di fornire le prestazioni migliori.
Una volta stabilito il fabbisogno termico, è possibile individuare quale modello acquistare.
Agevolazioni fiscali per acquistare una stufa a pellet slim: conto termico 2.0
L’acquisto e l’installazione di una stufa a pellet permettono di ottenere alcuni vantaggi fiscali, in base al tipo di apparecchio e di intervento.
Il conto termico 2.0 è un incentivo erogato dal Gse, Gestore Servizi Energetici, per l’installazione di stufe, termocamini e caldaie a biomassa che sostituiscono un apparecchio obsoleto a carbone, gasolio, olio combustibile o biomassa. Non si tratta di una detrazione ma bensì di un rimborso.
La cifra erogata può coprire fino al 65% del costo totale sostenuto. Il calcolo dipende da diversi fattori, tra cui: la potenza dell’impianto, le emissioni di polveri rilasciate in atmosfera e la zona climatica di installazione del prodotto. Il vantaggio del conto termico 2.0 è indubbiamente l’erogazione più rapida rispetto all’Ecobonus e al Bonus Casa. Se il contributo non supera i 5 mila euro, il rimborso viene erogato entro 90 giorni dalla domanda, altrimenti viene suddiviso in due rate. Per la domanda si ha tempo 60 giorni dal momento dell’installazione e va fatta online direttamente sul sito www.gse.it