Vivere in un loft è affascinante, ma riscaldarlo può diventare un problema a causa della dispersione termica. MCZ ci spiega come riscaldare un loft con una stufa o un camino.
Abitare in un loft
Il loft è sinonimo di spazi ampi e ariosi, dove i confini tra living, zona notte e cucina sono flessibili, a volte perfino inesistenti. Lontano dagli schemi abitativi tradizionali, il loft è una tipologia di abitazione prevalentemente cittadina, un po’ trasgressiva e anticonvenzionale, dove il vecchio incontra il contemporaneo.
Spesso ricavato da vecchi magazzini industriali o commerciali, solitamente il loft si estende sull’intero piano di un edificio ed è caratterizzato da soffitti alti e da uno spazio unico di dimensioni generose e insolite.
Riscaldare un loft con una stufa o un camino: cosa ne pensa MCZ
Spesso i loft non hanno coibentazione ed isolamento perfetti, per questo motivo, come sostengono i tecnici di MCZ, si deve quasi sempre aumentare del 20% la potenza del prodotto rispetto al reale bisogno di riscaldamento in base alla cubatura. Questo riguarda sia il camino che la stufa.
Ma cosa conviene scegliere? Cosa è più adatto per riscaldare un loft? Una stufa o un camino, la legna o il pellet? La risposta a tutte le domande si ottiene solo dopo un’accurata verifica tecnica, durante la quale vengono analizzati tutti gli aspetti strutturali del loft e le necessità personali.
Stufa o camino?
I loft possono essere riscaldati sia con i camini che con le stufe.
Tradizionalmente il camino, soprattutto se a legna, ricrea un ambiente molto caldo a livello emozionale, mentre la stufa a pellet risulta più pratica per le performance diversificate che offre. MCZ ha saputo però unire i vantaggi di entrambi i prodotti e oggi è possibile avere stufe con una fiamma bella come quella della legna e camini ben più pratici e funzionali rispetto ai camini tradizionali, soprattutto quelli più moderni con la combustione a pellet.
Sia i camini che le stufe di MCZ, per esempio, consentono di canalizzare l’aria e quindi di distribuire il calore facilmente all’interno del loft. Inoltre, in entrambi i casi la dispersione termica è minima, poiché il rendimento dei prodotti MCZ è di circa il 90%.
Esistono però differenze che fanno propendere per un camino o una stufa a seconda del progetto.
A prescindere dagli aspetti strutturali e dalle idee di progettazione, la stufa è più semplice da installare rispetto al camino. Entrambi necessitano di una canna fumaria e di una presa d’aria. Per il camino bisogna invece disporre anche di una struttura apposita in cui installarlo e che può diventare elemento architettonico, per esempio una parete che divide l’open-space in diversi ambienti. In questo caso il camino è funzionale sia al riscaldamento dell’ambiente sia alla sua progettazione e organizzazione.
La stufa a pellet è molto più versatile del camino a legna in termini di funzionalità. La potenza di una stufa MCZ varia da 6 Kw a 14 Kw a seconda del modello e può essere comandata da smartphone a distanza. Al contrario, quando si scalda con un prodotto a legna, bisogna essere in casa e non c’è possibilità di accensione a distanza. Infine, lo stoccaggio del pellet è più semplice perché si conserva solitamente in sacchi; per la legna è necessario invece maggiore spazio, se non addirittura un magazzino apposito.
Conclusioni
In sintesi, la stufa a pellet risulta essere il prodotto più pratico per riscaldare un loft, anche se esistono esigenze progettuali particolari, per esempio la necessità di separare le diverse aree del loft con delle pareti, per cui il camino può rivelarsi una soluzione interessante sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista funzionale.
Per chi non vuole rinunciare né alla magia del camino né alla praticità del pellet, la soluzione ideale è sicuramente un camino a pellet.