Lo studio Q-bic ristruttura un ex magazzino tessile dal fascino industriale trasformandolo in un locale contemporaneo e inusuale: Mobeius.
Il recente progetto Moebius, realizzato dallo Studio Q-bic a Milano, non è solo un ristorante. Può cambiare aspetto, a seconda dell’orario e del punto di vista da cui viene visto diventando Osteria Gastronomica, Tapa Bistrot, cocktail bar, negozio di vinili e spazio per la musica dal vivo. Ma anche luogo dove sostare e ritrovarsi per leggere, studiare e ascoltare musica.
Insomma il concept alla base del progetto è quello di uno spazio poliedrico, di circa 700 mq, in cui architettura, design e cucina si fondono perfettamente.
Lo spazio del Moebius, che prende il nome dal fumettista francese Jean Giraud, era un ex magazzino tessile rinato grazie ad un interessante ristrutturazione che ne ha conservato la sua anima industriale.
“Abbiamo cercato di conservare il fascino del posto, la sfida principale – dichiarano Luca e Marco Baldini, fondatori dello studio di architettura Q-bic – stava nel riempire in modo equilibrato uno spazio così grande e vuoto, creando spazi intimi e riservati. Inoltre abbiamo cercato di creare un ambiente contemporaneo, architettonicamente pulito e rigoroso che dialogasse con un arredamento più caldo e romantico, un’atmosfera che facesse sentire il cliente a proprio agio, invitandolo a restare in qualsiasi momento del giorno”.
Gli interni del ristorante Moebius
E’ stato immaginato un locale dentro il locale: un cubo di vetro e acciaio di 60 mq sospeso per più di 4 metri d’altezza accoglie al suo interno l’Osteria Gastronomica, in grado di accogliere 30 coperti, in cui poter sperimentare una cucina d’avanguardia.
“E’ stato l’elemento architettonico sicuramente più impegnativo da realizzare. Appare come un acquario.” spiegano i progettisti.
Scendendo al piano inferiore, lo sguardo è catturato da uno splendido ulivo andaluso di 700 anni, posto a simbolo di un legame molto forte con il passato.
Qui, al piano terra, troviamo il Tapa Bistrot e Cocktail bar che riesce ad ospitare 120 coperti. E’ uno spazio riservato a cene veloci e informali, con un offerta culinaria originale e ispirata a terre spagnole, francesi e americane. Su di un lato della sala, all’interno di una galleria di metallo, si trova il palco per i concerti. Il palco ha un affaccio sull’ambiente interno ma anche su una veranda esterna scandita da un’atmosfera più intima.
Alla guida nelle cucine, lo chef riminese 37 enne Enrico Croatti. Forte delle sue molteplici esperienze in Italia e all’estero e con 2 stelle Michelin sulle spalle, propone un percorso degustato davvero unico e intrigante.