Stirare è tra le faccende domestiche più odiate dalle casalinghe italiane. Del resto richiede molto tempo, soprattutto se la famiglia è numerosa, e una certa abilità, specialmente per rimuovere le pieghe da alcuni capi, come le camicie, che presentano diversi punti critici. Tuttavia, è bene non disperare, poiché con qualche consiglio è possibile rendere le sessioni di stiratura meno impegnative.
Prima di tutto, se si vuole ridurre il tempo da trascorrere davanti all’asse da stiro, è bene stabilire esattamente che cosa è necessario stirare e che cosa può essere riposto senza passare prima sotto il ferro. Sicuramente è possibile evitare la stiratura di parte dell’intimo femminile, come i reggiseni, nonché i calzini, le calze ed anche tutti i capi realizzati con materiali tecnici.
Il lavaggio: le regole che fanno la differenza
Per evitare di avere capi eccessivamente stropicciati è bene ridurre i giri della centrifuga: 600-800 giri sono sufficienti per non avere un bucato grondante di acqua e nemmeno troppo pieno di pieghe. Al termine del lavaggio è importante stendere immediatamente, in modo da non consolidare eventuali grinze che si sono formate all’interno della lavatrice.
Coloro che possiedono un’asciugatrice sono avvantaggiati, poiché i vestiti escono più morbidi ed anche meno spiegazzati. Si consiglia anche di utilizzare l’ammorbidente in fase di lavaggio, in modo da rendere i panni meno secchi.
La stesura dei panni: i segreti per non sbagliare
Anche il modo di stendere i panni influisce sulla stiratura. Prima di tutto è bene fare attenzione all’utilizzo delle mollette, poiché possono lasciare spiacevoli segni sui tessuti, spesso difficili da rimuovere anche con un buon ferro da stiro. Inoltre, è importante lisciare con le mani i capi prima di posizionarli sui fili, in modo che non assumano pieghe nei posti più critici da trattare.
Si consiglia di stendere le magliette con il collo verso il basso, agganciandole con le mollette solo in corrispondenza del bordo inferiore e non a metà. Da tirare con le mani sono le lenzuola e le tovaglie, ma la stessa operazione può essere attuata anche con i pantaloni.
La scelta del ferro da stiro: consigli pratici
Tutti gli accorgimenti finora elencati tendono a risultare nulli se non si dispone di un ferro da stiro performante. Infatti, è bene tenere a mente che non tutti i modelli disponibili sono effettivamente validi. Per ridurre i tempi di stiratura e per stirare in maniera confortevole, si consiglia di puntare ad un ferro da stiro con serbatoio esterno, ma senza caldaia, ovvero di propendere per un generatore di vapore.
Questi apparecchi, infatti, permettono di eliminare anche le pieghe più persistenti con una sola passata, poiché emettono una quantità di vapore maggiore rispetto ai ferri da stiro con serbatoio interno. Inoltre la capienza del serbatoio è elevata, il che vuol dire che non è necessario continuare a ricaricare d’acqua il vano. Tuttavia è bene sottolineare che non tutti ferri da stiro di questo tipo disponibili in commercio sono in grado di garantire performance di eccellenza.
Dunque, come fare a scegliere? La cosa migliore è affidarsi ai brand che si sono sempre dimostrati seri ed attenti alla qualità. Tra tutti spicca Philips, che continua ad innovare i propri prodotti per garantire il meglio a tutti i consumatori che sono alla ricerca di un ferro da stiro a vapore in grado di assicurare prestazioni elevate e di durare nel tempo.
Le tipologie di tessuto: i trucchi per evitare spiacevoli sorprese
Non tutti i tessuti devono essere stirati allo stesso modo. Di fatto esistono alcuni materiali ostici che possono complicare le operazioni di stiratura. É importante, quindi, sapere come muoversi al meglio ed evitare spiacevoli situazioni. La lana, ad esempio, deve essere stirata da rovescio e da asciutta. La cosa migliore è evitare il contatto diretto con il ferro, interponendo tra il capo e la piastra un panno.
Il ferro deve essere impostato 150° o sul programma apposito. Ostico è anche il velluto, che non vuole il contatto diretto con il ferro e deve essere stirato da rovescio. Il rischio che si corre è quello di schiacciare le fibre e di rovinarle in maniera permanente. Anche in questo caso, quindi, è consigliata l’interposizione di un panno, però umido. Le due vere note dolenti sono la seta ed il raso.
Sicuramente è bene evitare di utilizzare l’appretto, poiché il rischio di creare delle macchie è assai elevato. Bisogna mantenere i capi dritti e possibilmente intervenire quando sono ancora umidi. In questo caso è bene utilizzare un foglio di carta velina tra il tessuto ed il ferro e procedere con movimenti delicati.
Post in collaborazione con Philips