A Madrid un ex magazzino trasformato nella casa studio con letto sospeso progettata da Pía Mendaro per l’amica e artista Clara Cebrian.
Il brief di Cebrian era semplice: non le piacciono le cose eccessivamente progettate e quindi voleva qualcosa che potesse adattarsi alle esigenze che si presentano nel tempo. Desiderava uno spazio simile alla casa di Ron Weasley – della saga di Harry Potter – in grado di mutare nel tempo per rispondere alle nuove esigenze di vita e lavorative.
A Mendaro è stato chiesto di trasformare un ex magazzino di 100 mq in uno spazio di lavoro flessibile e in un alloggio per la sua amica. Lo spazio si presentava con un tetto a due falde sostenuto da due travi in acciaio, una facciata con due finestre e una porta. Il risultato è un appartamento studio aperto e luminoso, progettato su misura per Clara.
“Eravamo sicuri di tre cose: che lo spazio dovesse essere inteso come quello che è, un quadrato 10×10, che dovessimo usare una cucina che Clara aveva acquistato in saldo e che i pluviali fossero impossibili da spostare“, spiega l’architetto Pía Mendaro.
“Abbiamo deciso di costruire un muro fittizio, utile a fare dell’angolo cottura il protagonista del progetto e a nascondere le stanze di servizio, soprattutto il bagno”, continua l’architetto.
Concept del progetto Topo’s Shed di Pía Mendaro
L’intervento chiave nel progetto Topo’s Shed è il posizionamento di una piattaforma leggera e semi-sospesa come posto letto dell’artista, progettata in collaborazione con l’architetto Manuel Ocana. “Abbiamo pensato di realizzare un letto con le ruote, una cabina, una scatola con finestre, finché non abbiamo deciso di staccarci da terra“, racconta Mendaro.
Una struttura molto leggera, sospesa tra il pavimento e il tetto, ospita così un grande materasso, a cui si accede tramite una scala mobile che, nell’ottica di un progetto in continua evoluzione, può essere anche nascosta. La piattaforma, che può ospitare al massimo cinque persone, funge anche da collegamento con esterno: tre scalini consentono di raggiungere il balcone sul tetto.
Mentre la porta principale della casa si apre direttamente sullo spazio abitativo, Mendaro ha scelto di tenere la porta del bagno nascosta alla vista usando un muro. Questo muro nascosto separa la cucina e lo spazio abitativo principale dal bagno e dal ripostiglio.
Il resto della casa comprende un salotto in uno degli angoli, un’amaca legata alla parte inferiore del letto e uno spazio aperto piuttosto grande che funge da studio dell’artista. I toni neutri dei grigi e bianchi delle pareti, del pavimento e del soffitto contrastano con forza con le tonalità pastello e corallo dei mobili della cucina, degli arredi e delle opere d’arte.
Progetto: arch. Pía Mendaro www.piamendaro.com
Fotografía: Manuel Ocaña