Progettare una casa senza barriere architettoniche per renderla accessibile e sicura a tutti.
Agevolare chi ha difficoltà motorie è un obbligo di legge, inoltre, è utile ricordare che l’abbattimento delle barriere architettoniche aumenta il valore di un immobile e le spese si possono detrarre. Piattaforme, montascale, mini ascensori, le soluzioni per una casa priva di barriere architettoniche sono diverse e la scelta dipende dal contesto: condomini con molti piani, edifici con un massimo di 3 o 4 piani e abitazioni unifamiliari disposte su due livelli.
Ecco le tre soluzioni a confronto per poter fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.
Piattaforme e Montascale: i modelli per ogni necessità
In commercio esistono varie tipologie di montascale, per il trasporto delle persone sedute, in piedi o su carrozzina. Nel caso di un condominio di vecchia costruzione, dove per legge gli spazi comuni devono essere adeguati per consentire l’accesso a tutti, la scelta di installare un montascale a piattaforma risulta sempre la più indicata e versatile.
Servoscala a piattaforma
Rispetto ai modelli a poltroncina, l’innovativo servoscala a piattaforma permette di garantire assistenza a tutte le tipologie di disabilità e di trasportare persone fino a 300 kg. Un notevole vantaggio quando non si conosce con esattezza chi sarà l’utente finale.
Caratterizzati da sicurezza, comfort e design, la diffusione di questa tipologia di montascale è dovuta anche alle misure compatte, la facilità di installazione, che non prevede opere invasive di muratura, e l’adattabilità ad ogni scala.
Il servoscala a piattaforma va sempre scelto in base al tipo di scala da percorrere, dal numero delle rampe e dei pianerottoli. Se la scala è priva di angoli, curve e non vi sono interruzioni nei pianerottoli, si opterà per un montascale a piattaforma per scale dritte; in presenza di scale con rampe curvilinee o composte da più rampe interrotte da pianerottolo, la scelta dovrà ricadere su un montascale a piattaforma per scale curve. Può essere montato all’interno o all’esterno dell’edificio, garantendo il trasporto di cose e persone in assoluta sicurezza.
La trazione dei servoscala a piattaforma è elettrica e la velocità è regolata autonomamente attraverso una centralina automatica o tramite telecomando.
I consumi sono particolarmente ridotti e assicurano anche un notevole risparmio. Inoltre, sono impianti che rientrano nella normativa che regola gli interventi atti al superamento delle barriere architettoniche; pertanto sono soggetti ad agevolazioni fiscali.
Montascale a poltroncina
Per una casa senza barriere architettoniche, l’alternativa ai montascale a piattaforma sono i modelli a poltroncina.
Ideali per scale interne e rampe di ingresso, i montascale a poltroncina sono la scelta più pratica e veloce per chi ha difficoltà motorie. I modelli in commercio prevedono diverse tipologie di sedute tra cui scegliere, completamente personalizzabili per finiture e rivestimenti, coniugando così estetica e funzionalità.
Rispetto al servoscala a piattaforma gli ingombri sono ridotti, la poltroncina, infatti, una volta chiusa occupa circa 30 cm, mentre la rotaia su cui scorre non supera i 15/20 cm, garantendo quindi lo spazio necessario alle altre persone per salire e scendere la scala.
Anche in questo caso l’installazione è facile e non richiede opere di muratura o modifiche alla configurazione della scala. L’alimentazione è generalmente elettrica, anche se alcuni modelli sono proposti con alimentazione a batteria.
Installazione di montascale a piattaforma, a poltroncina
Poiché l’apparecchio andrà scelto in base al tipo di scala, per evitare errori è sempre consigliato richiedere un sopralluogo dell’azienda che dovrà eseguire l’installazione.
Per il montaggio, generalmente, occorre al massimo una giornata di lavoro. Non sono richiesti lavori di muratura o di modifica alla scala. La rotaia viene fissata alla parete, alla ringhiera o ai gradini con appositi tasselli e per la sua installazione non servono permessi di alcun genere.
L’alimentazione è elettrica e non occorre prevedere un apposito impianto dedicato.
La manutenzione non è obbligatoria ma il consiglio è di effettuarla periodicamente appoggiandosi, naturalmente, alla ditta installatrice. La garanzia del montascale e del relativo impianto, dura due anni.
Mini ascensori
Infine, per una casa senza barriere architettoniche si può valutare l’installazione di un ascensore dalle dimensioni ridotte.
Rispetto ai tradizionali ascensori presenti nei condomini, i mini ascensori sono indicati per case con un massimo di 3 o 4 piani e alcuni modelli sono espressamente progettati per chi ha disabilità o difficoltà motorie.
In fase di acquisto è importante valutare attentamente le caratteristiche dei mini ascensori tenendo conto del contesto in cui andrà installato e delle persone che lo utilizzeranno.
Alcuni modelli possono essere installati in spazi decisamente ridotti, larghi meno di un metro e con un ingombro di poco superiore a un metro quadrato di superficie, mentre altri modelli all’interno di un vano scala. Quando manca lo spazio in casa, il mini ascensore può essere installato anche all’esterno.
La portata è in genere compresa tra 250 e 400 kg, sufficiente per trasportare da 3 a 5 persone.
In commercio ci sono modelli privi di porte che si azionano manualmente tenendo premuto il pulsante fino al raggiungimento del piano , oppure modelli con porte di chiusura e manovra automatica, in questo caso il funzionamento è identico ad un normalissimo ascensore.
Naturalmente anche i mini ascensori possono essere personalizzati in base alle proprie esigenze: porte con diversi tipi di apertura, anche salvaspazio, rivestimenti e finiture interne, pulsantiere, corrimano, specchi, seggiolino per anziani o disabili. Tra le dotazioni, anche luci a led per un maggiore risparmio energetico.
Installazione, permessi e manutenzione dei miniascensori
Per installare un miniascensore è sempre necessario rivolgersi a ditte specializzate e con approvata esperienza nell’installazione di ascensori. A seconda dello spazio a disposizione, l’apparecchio può essere inserito all’interno o all’esterno della casa. In entrami i casi, prima di consegnare l’impianto , l’azienda installatrice dovrà effettuare le opportune verifiche di funzionalità.
Per l’iter burocratico il consiglio è di rivolgersi al proprio comune di residenza. In generale, trattandosi di interventi che rendono una casa priva di barriere architettoniche, se l’ascensore è installato all’interno e non incide quindi sulla struttura dell’edificio, si può procedere con i lavori in edilizia libera, senza dunque richiedere permessi. Se invece l’ascensore viene installato all’esterno con lavori che mutano l’aspetto dell’edificio, allora in questo caso serve la CILA – comunicazione inizio lavori asseverata.
Una volta installato il mini ascensore, è importante eseguire la manutenzione ordinaria due volte all’anno, attraverso l’azienda installatrice. Ogni due anni, invece, viene eseguita una verifica periodica da parte di un organismo notificato, Arpa, da eseguirsi con il manutentore.
L’impianto è accompagnato da un libretto da conservare con cura e sul quale vanno riportati tutti i controlli, eventuali anomalie o sostituzioni.