La prima unità di Casa Ojalá in Italia. Guest suite di un Lusso evoluto mai osato prima, svelata tra le colline di Rosewood Castiglion del Bosco, in Val d’Orcia. Partnership di visione e d’identità. A fare del Luxury Travel del futuro, un sogno di realtà.
Una partnership d’eccellenza, nel nome di un Luxury Travel radicalmente innovativo. La collaborazione speciale tra Casa Ojalá, capolavoro dell’architetto italiano Beatrice Bonzanigo tra le più rivoluzionarie del contemporaneo già celebrata a livello internazionale e Rosewood Castiglion del Bosco. Romance d’ospitalità senza eguali nell’antico cuore della Val d’Orcia, borgo d’eleganza più vera quella che sa di semplicità, di Massimo e Chiara Ferragamo.
CASA OJALÁ al Rosewood Castiglion del Bosco
Tra colline e vigneti e la Maremma all’orizzonte, tra i 2000 ettari della tenuta di Castiglion del Bosco, punta di diamante della collezione del gruppo leader, Rosewood. Ad inaugurare una guest suite d’esperienza unica al mondo, mai concepita prima, nella quale accade il fantastico secondo l’infinito dei desideri tutti rigorosamente su misura.
Ensemble fortemente voluto dall’architetto, che ne sposa lo spirito organico di ascolto e coltivazione dell’eredità toscana di terra e di cultura. “Ci teniamo ad iniziare in Italia in sinergia con Castiglion del Bosco, ad offrire ai suoi ospiti d’eccezione un modo assolutamente inedito di vivere e scoprire le meraviglie del Resort”, spiega Bonzanigo, Presidente di Casa Ojalá srl, già ambita a livello mondiale.
“Emblema del lusso futuro sostenibile, la creazione di Bonzanigo non poteva che sorgere qui dove nasce il nostro Brunello di Montalcino. Un luogo magico, che corre sul crinale della collina come un enorme fiume verde, per vivere emozioni irripetibili”, dichiarano Massimo e Chiara Ferragamo, fondatori di Rosewood Castiglion del Bosco, i quali hanno preso a cuore quel paesaggio secolare, proprio come fosse casa.
Ingegneria da romanzo, così avanzata da farsi poesia di flessibilità. Meccanismo manuale di cime nautiche e maniglie in soffice cuoio naturale, carrucole e manovelle alla Jules Verne. Eco di quel Nautilus d’invenzioni, per un’assonanza con la nautica tanto cara alla creatrice. La giostra di magia inventata da Bonzanigo arrotola e srotola pareti d’illusione. Per un estro di genialità, a rendere avvolgibili ad un cilindro il legno d’okumè equatoriale.
Ingranaggi leonardeschi di trasformazione, pareti interne che si smaterializzano scivolando su binari invisibili, letti, persino la toilette, a scomparsa tramite botole intriganti, maneggiate da winch inaspettati, d’acciaio inox. Mobili nascosti a filo del pavimento in mogano che emergono in leggerezza, issati. Incluso il lavandino il cui coperchio si fa specchio, da appendere ad una bitta di femminilità. Girotondo di terrazza, tutta da scovare attraverso una scaletta interna d’avventura. Unici sempre in scena, la vasca scultura di relax ed il caminetto a bioetanolo, duetto d’intimità. Da godere dopo avere scoperto, mezzo marinaio alla mano, gli oblò del tetto, ad hoc in tessuto chiaro ultra performante, che diventano spicchi di cielo. Perché ad abbracciare le stelle, il vetro sarebbe di impasse. Per una miscela di materiali, rivestimenti e tessuti outdoor, di prestigio e d’autenticità.
Ad ispirare, con Casa Ojalá, nuove forme di storytelling di un turismo in florida evoluzione. Dalle degustazioni a cielo aperto alle cene più romantiche in totale privacy, tutte da sperimentare nella nuova dimensione ideata dall’appassionata viaggiatrice Bonzanigo. Ad espandere oltre l’immaginario le esperienze proposte dagli Hotel diffusi in natura e sempre più desiderate dai loro clienti. Nel paesaggio dei Resort spettacolari, Casa Ojalá rivoluziona e va oltre ogni comodità. Risvegli con vista sulle Ande, tra deserti od in riva d’oceano, al sole di savana. Magari in compagnia di una giraffa a fare visita, per colazione. Ad abitare la Natura, senza limite.
A conferma dell’affinità elettiva con Rosewood, il DNA di sostenibilità all’ennesima potenza quella della natura, della creazione dell’architetto cresciuta alla scuola umanistica dei grandi maestri svizzeri. Materiali ed allestimenti puramente eco responsabili. Legni selezionati, tessuti in plastica riciclata, oltre che ceramica lavorata solo a mano, di maestria italiana. Dai pannelli ad energia solare al sistema di raccolta d’acqua piovana sino all’impianto avanzato interamente biologico, di purificazione delle acque.
“Penso al Lusso della casa che ho inventato, come ad una felicità per gli ospiti dei migliori Hotels del mondo. Ritorno di mani all’opera, che sia radice d’evoluzione. Al di là degli automatismi del viaggio e dell’abitare dell’oggi, tra virtuale ed iper tecnologia”, conclude Bonzanigo.
Premiata all’estero anche per i lavori a quattro mani con la madre Isabella Invernizzi di IB Studio, già partner di Casa Ojalá per ideazione e sviluppo di concept e progetti di ospitalità su misura. A rendere la sinergia tra la Casa e le strutture ricettive che la fanno propria, sempre più organica.
Fotografie Luca Miserocchi