Un edificio industriale è stato recentemente trasformato nel Non Standard Hotel in cui compaiono giochi materici e nuovi accostamenti cromatici.
Già il suo nome esprime la chiara intenzione degli architetti dello studio russo Nefa Architects di creare un hotel non convenzionale. Il Non Standard Hotel a Pirogovo, in Russia, doveva rappresentare, in effetti, un edificio con caratteristiche uniche nel suo genere, dalla localizzazione, nel territorio di un golf club, all’utilizzo di materiali grezzi e mai banali.
“Il progetto ci ha entusiasmato fin dall’inizio perché abbiamo avuto a che fare con uno spazio incredibile. Sembrava un edificio industriale “sepolto nel cuore della foresta”” spiega uno degli architetti del team dello studio.
Le richieste dei proprietari erano precise: la struttura avrebbe dovuto trasformarsi in uno spazio capace di sorprendere gli ospiti con illusioni ottiche, inaspettati giochi di colori e innovative tecnologie costruttive. Il risultato è stupefacente.
Concept progettuale
L’edificio era già chiaramente suddivisi in due aree, una riservata alla zona notte e una destinata alla vita sociale e all’intrattenimento degli ospiti. Ed è qui che l’estro dei progettisti si scatena. L’idea di base era riuscire ad equilibrare materiali grezzi e metallici come il calcestruzzo e il rame a elementi nobili e certamente più “costosi” come il marmo e un meraviglioso vetro fuso veneziano.
Se da una parte si è riusciti a preservare lo spirito industriale, dall’altro si è voluto osare, utilizzando in modo differente materiali come il vetro.
“Abbiamo indetto una gara per selezionare un’azienda in grado di rivestire le pareti di lastre di vetro fuso” racconta il team di architetti. “Ne abbiamo trovato un pezzo su di un tavolo e discutendo sul suo possibile utilizzo all’Accademia di design e arti applicate, la Stroganovka, abbiamo capito che poteva essere utilizzata in una maniera nuova.”
Il materiale è stato utilizzato per creare bellissimi effetti scenografici nell’area della piscina e nelle aree comuni giocando sulle trasparenze e sulla traiettoria della luce.
Una società russa, la Nickel Collective, è stata selezionata per aver sviluppato il sistema più funzionale per ricoprire le pareti e fissare le lastre di vetro. Si è riusciti a esaltare le alte pareti dell’edificio, rendendole interessanti e raffinate, mettendole anche in stretta comunicazione con il paesaggio esterno.
Photo credit: Ilya Ivanov