Lake Como Design Festival 2024, ecco cosa vedere in occasione della sesta edizione tra mostre, installazioni e progetti speciali in città e intorno al suo lago.
Sviluppate intorno al tema della leggerezza, filo conduttore di questo nuovo appuntamento, le esposizioni saranno visitabili dal 15 al 22 settembre 2024.
Como è un piccolo gioello da scoprire. Il centro città, facilmente visitabile a piedi, racconta una storia ricca attraverso edifici che spaziano dal medievale al razionalismo degli anni 30. Ma la vera chicca è il suo lago e le sue residenze storiche circondate da giardini meravigliosi.
Il festival è l’occasione giusta per visitarla. Mostre, installazioni e progetti si svilupperanno proprio nel centro città, tra il Palazzo del Broletto e la chiesa di San Pietro in Atrio. Sul lungolago saranno protagoniste Villa del Grumello (in foto) e le altre location all’interno del Chilometro della Conoscenza. Inoltre, nella Villa Anna di Cernobbio e a Borgovico33 in centro a Como due progetti speciali della galleria Grieder Contemporary e in varie location della città le installazioni site-specific create dall’artista Valerio Eliogabalo Torrisi.
Ma scopriamo nel dettaglio cosa vedere nel corso della settimana dedicata al design.
The Form of Lightness
La mostra allestita nelle sale del Palazzo del Broletto, simbolo della Como medievale nella piazza principale della città, prende spunto da una citazione dell’architetto e designer Alberto Meda: “La leggerezza può essere un modo contemporaneo per trovare il giusto equilibrio fra natura e artificio. Leggerezza non solo fisica, con la riduzione del materiale utilizzato, ma anche visiva. Leggerezza che permette di ottenere un oggetto discreto, che non si impone e che rispetta l’ambiente.”
Questa esposizione porta in scena 28 sedute realizzate tra il 1924 e il 2024 con differenti tecniche e materiali e provenienti da diverse correnti e paesi. In mostra, tra gli altri, progetti di: Mario Botta, Cini Boeri, Marcel Breuer, Paolo Buffa, Joe Colombo, Francesco Faccin, Eileen Gray, Piero Lissoni, Vico Magistretti, Alberto Meda, Ludwig Mies van der Rohe, Jasper Morrison, Verner Panton, Gio Ponti, Aldo Rossi, Giuseppe Terragni.
Come in un vero e proprio viaggio nel tempo, dalla scuola del Bauhaus e del Razionalismo, alle sperimentazioni di nuovi materiali negli anni Sessanta e Settanta, fino alle ultime creazioni contemporanee, la mostra è una vera e propria ricerca sui concetti di peso e leggerezza.
Un allestimento site-specific presso la sala medioevale del Palazzo del Broletto permetterà al visitatore di camminare tra le differenti sedute e approfondirne epoche, stili e tecniche produttive. I pezzi provengono da diverse collezioni private, da aziende come Alias, Bonacina, ClassiCon, Cools Collection, Fiam, Gebrüder Thonet Vienna, Kartell, Matteo Grassi, Porro, Tolix, UniFor, da gallerie come Giustini Stagetti, Maniera, Rossana Orlandi e da archivi come Archivio Giuseppe Terragni, Eredi Marelli.
Lightness on Paper
Lake Como Design Festival 2024 apre al pubblico le porte di San Pietro in Atrio, una chiesa sconsacrata risalente al 1200 un tempo collegata alla vicina Basilica di San Fedele. Quest’anno la chiesa ospiterà una mostra collettiva in collaborazione con Lithos, casa editrice comasca specializzata in stampe e libri d’arte. Per l’occasione, una serie di artisti, designer e architetti interpretano il tema della leggerezza attraverso le antiche tecniche dell’incisione. Tra i creativi coinvolti DWA Design Studio, Nathalie Du Pasquier, Valerio Gaeti, Francesco Faccin, Naessi Studio, Lucia Pescador, Franco Raggi, Mario Trimarchi.
Avvolte in un’atmosfera contemplativa, le stampe delle opere dialogano con le lastre originali, mentre un ambiente sonoro, ispirato al lirismo del gesto manuale dell’incisione, dialoga con il patrimonio artistico della storica chiesa che ospita la mostra.
Lightness in Progress
La Villa del Grumello, nel cuore del Chilometro della Conoscenza, è uno dei luoghi cardine della sesta edizione del Lake Como Design Festival. Lightness in progress è una mostra collettiva che riunisce designer, artisti, editori, gallerie di design moderno e contemporaneo e archivi storici creando un percorso concettuale intorno al tema della leggerezza. Documentata già nel XV secolo col nome di Castellazzo, nella seconda metà del ‘500 la Villa del Grumello diviene una delle prime residenze sulle rive del Lario, immersa nel verde e allo stesso tempo prossima al nucleo urbano.
Il percorso espositivo di Lightness in progress si sviluppa attraverso le diverse sale della villa con una selezione di progetti inediti, collezioni di opere, oggetti e complementi d’arredo, provenienti da differenti realtà che si susseguono uniti dalla leggerezza nella forma e nella materia. Tra i progetti esposti: Impressions di Andrea Branzi a cura di Clio Calvi Rudy Volpi; Eredi Marelli con una selezione di opere di Angelo Mangiarotti, Enrico Rava, Paolo Buffa; Calle dei Cavalli Gallery con CaraDavide, Francesco Maria Messina, Enrico Bianchettin e Matteo Pala; Dalmoto con il progetto Sister moon chair; Fine Art by Di Mano in Mano con una selezione di cristalli, tra gli altri, di Pietro Chiesa, Laura Santillana, Renato Toso, Vinicio Vianello, Toni Zuccheri e Archivio design Ico Parisi con il progetto “Immagini per un’industria”, 1968-1970.
Contemporary Design Selection
Ospitata per la prima volta all’interno dei diversi annessi presenti nel parco del Chilometro della Conoscenza la Contemporary Design Selection, progetto curato per il secondo anno consecutivo da Giovanna Massoni, fa proprio il concetto di leggerezza scelto dal Festival per questa nuova edizione.
In mostra una serie di oggetti in dialogo tra l’artigianato tradizionale e tecnologia, forme arcane e innovazione, alla ricerca di un nesso fertile e mai nostalgico tra passato e presente, con il desiderio di riscoprire il patrimonio artigianale locale ma alleggerendolo dal peso della tradizione, eliminando il superfluo e aggiornando tecniche e materiali in nome della sostenibilità.
Questo pensiero si traduce in tre cluster tematici. Il primo immagina una sottrazione di peso, materiali, lavorazioni e strutture che determinano la leggerezza dell’oggetto, ma anche una riduzione del peso e dell’impatto sul pianeta. Un secondo cluster è dedicato agli oggetti agili, trasformabili, pieghevoli, trasportabili, multifunzionali e adattabili. Il terzo ragiona sugli spazi di luce: la luce è leggerezza per eccellenza quando la sua funzione non è solo di illuminare ma anche permettere allo spazio naturale o costruito di trascendere la materialità e generare epifanie visive ed emozioni.
Nella Serra del Grumello, all’interno del parco, un temporary restaurant a cura dello chef stellato Samuel Carugati, realizzato grazie alla partnership con FENIX®, Pedrali, Davide Groppi e Acqua Chiarella; lo spazio sarà animato da una serie di talk con i designer della Contemporary Design Selection powered by ParolaProgetto e moderati dal giornalista Paolo Ferrarini.
Weight of Illumination
Villa Anna di Cernobbio ospiterà un progetto speciale prodotto dalla galleria svizzera Grieder Contemporary. All’interno della struttura dei primi Novecento trova spazio la mostra Weight of Illumination, una raccolta di opere d’arte che evidenziano il duplice significato di “luce” – come luminosità e assenza di peso – con arguzia, umorismo, surrealismo e colpi di scena inaspettati. La mostra è accompagnata da una selezione curata di mobili d’epoca che fanno da cornice e da contrappunto all’architettura Art Nouveau della villa e alle opere d’arte contemporanea esposte che incarnano l’assenza di peso sia nella forma che nel concetto.
I visitatori incontreranno oggetti leggeri che sembrano sfidare la gravità; fotografie che catturano fugaci momenti di luminosità e installazioni che sfidano giocosamente la percezione dello spazio e delle dimensioni. Questa combinazione dinamica di arte e ambientazione crea un’esperienza coinvolgente. Un invito ai visitatori a esplorare la natura multiforme della luce e il suo profondo impatto sulla nostra comprensione del mondo. Tra i lavori esposti, opere di Monica Bonvicini, Cristian Andersen, Melli Ink, Alicja Kwade, Jonas Lipps, Dieter Meier, Kerim Seiler.
Contemplation Room, Personale di Jorinde Voigt
Per il secondo anno consecutivo, la galleria svizzera Grieder Contemporary collabora con Lake Como Design Festival presentando un progetto dell’acclamata artista tedesca Jorinde Voigt. L’artista è rinomata per i suoi disegni di grandi dimensioni che integrano testo e collage. Questo mix crea composizioni dinamiche, che catturano elementi come suono, movimento, tempo e percezione in uno schema visivo unificato.
Il suo lavoro è intrinsecamente concettuale e profondamente filosofico. A Borgovico 33, Jorinde Voigt presenterà per la prima volta a Como, la sua serie Betrachtung/Contemplation (2019-2021). 7 mobile formati da intricati fili di ottone e catene, strutture eteree che sembrano fluttuare nello spazio ispirate dalle proporzioni della serie di Fibonacci. Il lavoro di Voigt offre ai visitatori un’esplorazione estetica della percezione e della stabilità, invitandoli a contemplare il delicato equilibrio dell’universo.
Valerio Eliogabalo Torrisi per Lake Como Design Festival 2024
Un ampio progetto firmato dall’artista catanese Valerio Eliogabalo Torrisi coinvolgerà alcune attività commerciali disseminate per la città che faranno da cornice ad interventi artistici site-specific.
Il tema di quest’anno, la Leggerezza, verrà declinato nei suoi molteplici significati attraverso l’uso della parola dando vita a frasi, pensieri e suggestioni poetiche. Per tutta la durata del festival, il pubblico locale e straniero sarà invitato a scovare i lavori dell’artista. Utilizzando un’apposita mappa, i visitatori potrano così interagire con luoghi e abitanti di Como.
Per saperne di più www.lakecomodesignfestival.com