La cucina da esterno è diventata un sogno facilmente realizzabile. Ma come progettarla? Ecco tutto ciò che serve sapere prima.
Chi ha la fortuna di avere un terrazzo, un giardino o un portico può considerare l’idea di avere una seconda cucina en plein air in grado di essere un’alternativa autonoma a quella interna. Non solo grill e barbecue, per intenderci, ma una composizione dalle caratteristiche simili a quelle delle cucine tradizionali, fatta eccezione per i materiali, in questo caso studiati appositamente per resistere a qualsiasi condizione climatica.
Le soluzioni sono molteplici, compatte, modulari, mobili, e riescono a soddisfare ogni desiderio estetico e soprattutto funzionale. La varietà di attrezzature e accessori disponibili oggi, può infatti rendere professionale anche un piccolo angolo cottura. Inoltre, la maggior parte dei nuovi modelli per esterno tendono a nascondere gli accessori e gli elettrodomestici offrendo un’estetica pulita in grado di adattarsi facilmente a qualsiasi contesto.
Naturalmente, i più esperti appassionati di bricolage possono tranquillamente optare per realizzare la propria cucina esterna fai da te in muratura oppure in legno.
Come progettare una cucina esterna
Oggi richiestissima per godere al massimo anche degli spazi outdoor della propria casa, la cucina da esterno può essere componibile, compatta o superaccessoriata e va progettata valutando alcuni fattori chiave. Ecco quali.
Servono permessi?
Chi abita in un condominio deve prima di tutto verificare che il regolamento condominiale non preveda divieti di cucinare o grigliare all’aperto. Se l’appartamento dispone di un terrazzo incassato, ovvero posto all’interno del perimetro dell’edificio e coperto dal terrazzo al piano superiore, l’installazione di una cucina da esterno potrebbe essere fattibile senza alcun permesso ma solo se è nascosta alla vista e con gli impianti a norma.
Per le abitazioni singole dipende dalla tipologia di cucina. Per le cucine outdoor tradizionali non servono permessi, se invece si decide di realizzare una cucina esterna in muratura andrà richiesto in comune il permesso di costruire.
Gli allacci da predisporre per cucinare all’aperto
Proprio come per quelle interne, anche le cucine all’aperto necessitano degli allacci a gas, acqua ed elettricità.
Per portare il gas al piano cottura in un giardino privato i tubi possono essere interrati. Nel caso di un terrazzo condominiale, invece, vanno posati solo a vista oppure inseriti in apposite canalette areate. L’acqua, per portarla al lavello, serve l’impianto di carico e quello di scarico delle acque reflue, che deve raggiungere la colonna di scarico con una pendenza almeno dell’1%.
Infine, l’elettricità. In terrazze, giardini e portici con superficie pari o superiore a 10 mq è già presente per legge un punto luce e un punto presa. Per i balconi più piccoli o se serve ampliare l’impianto elettrico, ogni elemento, cavi compresi, deve avere un grado di protezione IP adeguato, che va da 44 a 65, da progettare con un tecnico abilitato.
In commercio sono disponibili cucine organizzate per blocchi componibili che non necessitano di allaccio per il gas in quanto utilizzano le bombole, ma non possono evitare però quelli dell’acqua, che vanno comunque predisposti anche se flessibili. Questi modelli sono adatti quando non si hanno a disposizione grandi spazi o si preferisce adattare lo spazio esterno in base alle esigenze del momento.
I materiali migliori per cucine da esterno
Per i top cucina servono piani super resistenti come la pietra sinterizzata Lapitec, il gres porcellanato e l’acciaio Dekton. Per quanto riguarda la struttura, tra i materiali più utilizzati ci sono l’acciaio inox certificato e il legno multistrato marino.
Resistente, naturale al 100%, igienica, sicura, la pietra sinterizzata Lapitec è ideale per cucine fisse o mobili e spazi outdoor in generale grazie alle alte performance e all’ampia gamma di finiture. Inoltre, la sua superficie priva di pori lo rende inassorbente e quindi meno esposto alla proliferazione di muffe, funghi e batteri, oltre che più semplice da pulire.
L’acciaio inox certificato è impiegato anche nel settore navale in quanto resistente a corrosione, sbalzi termici, raggi UV, cloro e salsedine. Può essere verniciato con tecniche adottate nel settore automobilistico.
Il legno multistrato marino è utilizzato anche per le imbarcazioni perché resiste molto bene all’umidità e all’azione dell’acqua.
La posa di una cucina all’aperto
Prima della sua posa è bene verificare sempre che il pavimento sia ben livellato e rivestito con materiali antisdrucciolo, come ad esempio il gres porcellanato. Per evitare ristagni d’acqua, il pavimento esterno deve avere una pendenza del 2% in direzione opposta rispetto ai muri perimetrali.
Di questa pendenza si dovrà tenere conto durante la fase di montaggio dei mobili, facendo attenzione a posizionare tutti gli elementi in bolla.