Affrontare un cambiamento spaventa sempre, si pensa alle nuove sfide da affrontare, alle eventuali difficoltà e anche alle persone che si incontreranno lungo il cammino. Cambiare può essere esaltante, e a volte è un toccasana per riuscire a lasciarsi alle spalle situazioni poco consone e disagevoli.
Ma se questo eccezionale mutamento comporta anche il dover cambiare casa, allora la situazione può diventare complessa. I traslochi possono rappresentare uno stress, e diventare davvero complicati da gestire, se non si organizza in modo sistematico ogni particolare.
Per non vivere il momento del trasloco in modo traumatico, sia fisicamente che psicologicamente, è opportuno ottimizzare i tempi e gli spazi, pianificando per tempo ogni cosa da fare.
Organizzarsi per tempo
Sarebbe paradossale farsi trovare ancora intenti a riempire gli scatoloni, nel giorno designato per il trasloco. Oltre ad essere un’ipotesi oltremodo inverosimile, è anche una scelta davvero poco felice, perché si rischia di aggiungere la fretta agli altri pensieri che questo tipo di cambiamento porta con sé.
Organizzarsi per tempo è possibile, e permette anche di abituarsi piano piano al mutamento in atto. Nei mesi e nelle settimane che precedono il trasporto effettivo del mobilio e di tutte le suppellettili della casa, è possibile preparare molti degli scatoloni che dovranno poi essere portati via, e che conterranno tutte quelle cose di cui si può fare a meno.
I primi scatoloni
I primi ad “andare via”, saranno tutti quegli oggetti che non hanno una reale funzione all’interno della casa, e rappresentano un elemento decorativo o comunque di cui si può fare a meno momentaneamente. Cornici, album di fotografie, soprammobili, quadri, libri, questi oggetti saranno i primi a finire negli scatoloni.
Liberarsene immediatamente darà la possibilità di entrare anche nel mood del trasloco, e iniziare a vedere come il cambiamento stia prendendo forma, rappresenterà una iniezione di fiducia straordinaria, senza dubbio.
Gli abiti
Gli abiti, invece, possono essere i prossimi. Che senso ha lasciare negli armadi i vestiti della stagione precedente? Se il trasloco avviene durante la primavera, o in estate, tutti i cappotti o gli abiti pesanti, possono essere già riposti tranquillamente negli scatoli, o nei sacchi sottovuoto, per chi li preferisce. Stesso discorso vale ovviamente per le scarpe, diciamo che sarà come fare un cambio di stagione, ma invece di cambiare posto nell’armadio, i vestiti cambieranno casa direttamente.
Ovviamente l’imballaggio dei vestiti dipende da quanto tempo prima si incominci ad organizzare il trasloco. Se mancano 3 settimane al giorno stabilito, e fa già caldo, è possibile mettere da parte anche alcuni abiti dal guardaroba estivo, scegliendo magari cosa indossare nei prossimi giorni, e avvantaggiarsi ulteriormente accantonando già anche parte dei vestiti per la bella stagione.
Pentole e stoviglie
Stesso ragionamento vale anche per pentole e stoviglie. Certo, questi oggetti non hanno una stagionalità, ma si può fare a meno di alcuni di essi, lasciando fuori dagli scatoli soltanto quello che realmente viene utilizzato per cucinare.
Inscatolare tutto quello che non serve, e lasciare fuori solo l’indispensabile, risulterà estremamente utile al momento del trasloco effettivo, e certamente rappresenterà una cosa in meno a cui pensare.
Liberare la mente per liberare la casa, ottimizzare e distribuire i compiti: ecco il segreto di un trasloco tranquillo e senza stress.