Ostello, bar, ristorante, luogo di incontri e di scambi culturali ma anche galleria d’arte, spazio espositivo e molto altro ancora. Sono le mille anime di Combo Milano, nato da una tipica casa di ringhiera sul Naviglio Grande.
Un luogo capace di mettere in contatto tradizione e futuro, locale e globale, un rifugio tranquillo per alcuni ma anche un generatore di relazioni e di opportunità per altri. Lo spirito cosmopolita che ha fatto grande Milano trova in questo spazio il perfetto equilibrio tra dimensione internazionale e identità territoriale.
Il concept Combo
Il concept di Combo ripropone quelle che sono le linee guida dell’hospitality internazionale di questo segmento. Spazi fluidi e informali, atmosfere accoglienti, servizi tailor made ma modalità smart di fruizione degli spazi, contaminazione culturale e sperimentazione di dinamiche relazionali che superano gli schemi tradizionali. In una sola parola integrazione. Combo è un luogo speciale proprio per la capacità di essere ostello, bar, ristorante, radio, galleria e di essere tutto insieme contemporaneamente.
I suoi fondatori lo definiscono un “social network fisico”.
A Milano, la seconda apertura in Italia dopo Venezia al quale seguirà presto Torino, Combo ospita 42 camere per 217 posti letto complessivi, un ristorante e un bar-café aperto tutto il giorno, una zona per ospitare talk, screening, live set, listening session e performance e una stanza per residenze artistiche, collettivi, gallerie e non-profit. Uno spazio aperto alla città e ai milanesi ma anche ai turisti che la visitano, un progetto che ha permesso di recuperare edifici in disuso, un ostello integrato nel quale l’arte e gli artisti hanno molto spazio e numerose occasioni di esprimersi.
Il piano terra, sempre aperto al pubblico, si articola attraverso gli spazi fluidi della serra, della radio e dei cortili interni. La cucina del ristorante, eterogenea e aperta, combina culture e geografie com’è nello spirito dello spazio.
Ogni mese gli eventi musicali, artistici e culturali saranno aperti a passanti e appassionati com’è nella vocazione del luogo. Combo rinasce in un quartiere iconico per i milanesi, nella location della trattoria Isola Fiorita e a pochi metri dal tempio del jazz milanese degli anni ’70, Al Capolinea, spazio per musicisti residenti e di passaggio dalla città. Ma Combo può essere anche un luogo di business, di incontri di lavoro, di riunioni dinamiche, oltre che la sede di società di servizio e di supporto ai cittadini.
Il progetto Combo Milano
Spazi fluidi e luminosi, colori vivaci e arredi infornali ma eleganti allo stesso tempo, attenzione ai dettagli, materiali di qualità utilizzati per definire gli elementi architettonici e per garantire design e prestazioni. A partire dai serramenti, chiamati a riproporre nelle aperture l’immagine della vecchia Milano ma anche a garantire performance in linea con gli standard dell’ospitalità contemporanea.
Le grandi aperture, soprattutto al piano terra mettono infatti in comunicazione gli ambienti dell’ostello con la corte, spazio di relazione fondamentale e direttamente connesso con le aree comuni della struttura. Per garantire massima luminosità e rispetto dei caratteri dell’edificio i progettisti hanno scelto i serramenti OS2 65 in acciaio zincato di Secco Sistemi, una soluzione che associa alle valenze formali, performance di livello assoluto. Una serie che associa infatti spessori minimi, alte prestazioni e una resa estetica assoluta, determinata dalla pulizia del disegno ma anche dall’impiego di materiali preziosi.
Una proposta versatile, grazie alle infinite varianti dei profili, un sistema che nel progetto Combo Milano ha saputo interpretare al meglio le esigenze dei progettisti, ma anche una gamma flessibile e attenta all’impiego dei materiali di qualità. Dall’acciaio zincato all’acciaio inox, con le straordinarie qualità di resistenza all’ossidazione e alla corrosione, dalla patina inconfondibile del corten alla ricchezza materica dell’ottone, utilizzato in questo progetto, o alla capacità di assumere i tratti cromatici del bronzo antico.