Facilità di movimenti, ambienti ben progettati e funzionali sono le caratteristiche fondamentali per una casa accessibile a tutti. Adeguare gli ambienti esistenti per renderli vivibili a persone disabili, a persone anziane o per chi ha una mobilità momentaneamente ridotta, oggi è possibile anche senza rinunciare a estetica e design.
Montascale e miniascensori
Il primo passo affinché una casa sia davvero accessibile a tutti è l’eliminazione delle barriere architettoniche: non deve avere gradini, scale e dislivelli di nessun tipo per consentire qualsiasi spostamento anche a persone non autosufficienti che si spostano tramite sedia a rotelle.
Gradini e soglie alte all’esterno della propria abitazione si possono eliminare con rampe fisse in cemento o ferro zincato adatte per pendenze e dislivelli importanti, come ad esempio 4-6 gradini, oppure con rampe mobili o portatili se vi sono solo un paio di gradini.
All’interno di casa, se l’abitazione di sviluppa su due piani occorre prevedere l’installazione di un montascale che permetta a chiunque di superare in maniera facile e sicura i dislivelli presenti. In commercio esistono così tanti modelli che è facile scegliere un montascale adatto alle diverse esigenze sia fisiche che economiche.
Per case a due o tre piani, privi di ascensore, si può installare un miniascensore. Rispetto al classico ascensore condominiale, questi modelli risultano più compatti, hanno una velocità massima di 0,15 m/s e non occorre prevedere un locale macchine, basta una fossa di 10/14 cm. I modelli più semplici sono privi di porta e si comandano tenendo premuto un pulsante; in alternativa ci sono i modelli automatici e dotati di porta e pulsante da premere per salire e scendere da un piano all’altro.
I Pavimenti
La scelta dei rivestimenti è importantissima e per evitare il rischio di scivolare occorre optare per pavimenti in ceramica con finitura antiscivolo, il cui ‘coefficiente di sicurezza’ deve essere garantito dalla sigla R10 o R11. Si tratta di rivestimenti caratterizzati da una texture irregolare che aumenta l’attrito.
In alternativa vanno benissimo anche i pavimenti vinilici, oggi disponibili in versione design appositamente studiati per gli spazi domestici.
Corridoi e Porte
E’ di fondamentale importanza rendere percorsi e passaggi più agevoli. I corridoi, larghi minimo 90 cm, devono prevedere degli spazi utili di almeno 120 cm, come per esempio nell’ingresso di casa e vicino agli accessi alle altre stanze, per poter girare con una carrozzina o con il deambulatore.
Le porte devono avere una larghezza di 80 cm. In caso di ristrutturazione il consiglio è di progettare le aperture considerando la dimensione della carrozzina e lo spazio disponibile davanti all’infisso; l’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 80 e 100 cm. Per quanto riguarda le modalità di apertura, che devono essere adeguate alla conformazione della casa, quelle indicate sono: a battente, con apertura verso l’interno, o libro, a soffietto, o scorrevole.
Tra le diverse soluzioni le porte scorrevoli sono indubbiamente le più facili da manovrare e risultano meno ingombranti rispetto ai modelli a battente.
Cucina
Quando si progetta la cucina bisogna fare in modo che si possa accedere ad ogni elemento, dal piano di appoggio alla dispensa, dal lavandino, al forno.
E’ importante garantire il giusto spazio di manovra, il piano deve avere sotto lo spazio per il passaggio delle gambe e tutti gli elementi devono essere disposti ad altezze comode e facilmente raggiungibili. Meglio scegliere modelli caratterizzati da bordi arrotondati e con ante a scomparsa.
Bagno
Come per la cucina, anche per il bagno vale sempre il discorso dello spazio e della possibilità di muoversi in maniera agevole con qualsiasi ausilio di mobilità al fine di poter accedere a tutti i sanitari, che dovranno quindi essere ben distanziati e dotati di alcuni elementi come i maniglioni di sostegno.
A seconda dei gusti e delle necessità si può scegliere tra vasca o doccia, entrambi sono disponibili con modelli appositamente progettati per aiutare chi ha problemi di mobilità, basti pensare ai modelli di vasca con sportelli o alle docce dotate di pratici e comodi sedili. La scelta ottimale è l’installazione di un box doccia a filo pavimento e dotato di ante completamente apribili.
Il lavabo dovrà essere libero sotto, in questo modo potrà essere utilizzato sia in piedi sia da seduti. Da escludere quindi le tipologie a colonna e semicolonna che impediscono l’avvicinamento e privilegiare i modelli sospesi e quelli d’appoggio sul top. Per la rubinetteria meglio optare per modelli monocomando con miscelatore, per un uso più facile e immediato, oppure le rubinetterie elettroniche a fotocellula.
Per tutti gli altri ambienti come ad esempio la camera da letto e il soggiorno, è bene ricordarsi di non affollare troppo lo spazio con mobili e complementi che possano risultare d’intralcio. La regola da seguire per qualsiasi stanza della casa è di mantenere gli spazi aperti il più possibile affinché risulti agevole il passaggio con qualsiasi ausilio di mobilità.
Detrazioni fiscali 2020: le agevolazioni per eliminare le barriere architettoniche
Per chi ha una persona disabile in casa è fondamentale avere spazi in grado di soddisfare tutte le sue necessità di movimento. Spesso sono necessari dei lavori di ristrutturazione per i quali la legge riconosce degli sgravi fiscali.
Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2020 è stato prorogato il bonus ristrutturazioni per tutto l’anno in corso.
Sono dunque confermate le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia; tra questi rientrano gli interventi effettuati sugli immobili dove risiede una persona disabile per favorire l’abbattimento barriere architettoniche.
La detrazione Irpef riconosciuta per l’esecuzione di lavori volti a migliorare l’accessibilità degli immobili sarà pari al 50% della spesa sostenuta, proprio come nello scorso anno, con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro.
Non tutti i lavori a favore di una persona disabile rientrano nelle detrazioni fiscali. La legge prevede che il contribuente possa detrarre dall’Irpef solo le spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, come ad esempio l’installazione di ascensori e montacarichi, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione, la realizzazione di rampe o l’eliminazione di gradini.
I beneficiari delle agevolazioni fiscali previste dalla legge sono coloro che sostengono le spese per gli interventi effettuati sugli immobili. Oltre ai proprietari dell’immobile ristrutturato possono beneficiare della detrazione Irpef anche i titolai di altri diritti reali come i nudi proprietari o gli usufruttuari. Possono altresì godere degli sgravi fiscali gli inquilini, i comodatari o il promittente acquirente che abbia provveduto a registrare il contratto preliminare. Possono fruire dei benefici fiscali anche i familiari conviventi del possessore o detentore che abbiano sostenuto la spesa per favorire la mobilità del disabile.
La detrazione del 50% è prevista per gli interventi avvenuti su edifici a destinazione residenziali e loro pertinenze.
Aliquota agevolata per mezzi di ausilio alle persone disabili
In aggiunta alla detrazione fiscale prevista per le ristrutturazioni degli immobili, si segnala l’aliquota Iva agevolata al 4% (al posto di quella ordinaria pari al 22%) per l’acquisto di mezzi finalizzati all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili.