Atelier L’Abri presenta il suo ultimo progetto di ecoturismo Territoire Charlevoix, un singolare concetto di campeggio esperienziale ambientato nella natura selvaggia canadese. Il vasto sito forestale si trova nell’entroterra tra La Malbaie e Baie-Saint-Paul. La posizione remota regala spettacolari viste panoramiche sulla magnifica regione di Charlevoix nel Quebec e sul suo paesaggio infinito.
L’esperienza unica offerta da Territoire ha ispirato i progettisti a sviluppare un progetto architettonico profondamente influenzato dal contesto. Il risultato? Una serie di strutture semplici, accoglienti e anche un po’ insolite, completamente immerse nella natura, che offrono riposo, comfort, sicurezza e svago. Minimaliste nel design, le installazioni rustiche sono in perfetta armonia con l’ambiente naturale.
I vari moduli immaginati da Atelier L’Abri includono rifugi da campeggio, piattaforme panoramiche con cucine comuni e un centro visitatori che ospita una buvette forestale.
Territoire è aperto dodici mesi all’anno, offrendo ai visitatori la possibilità di godere, scoprire e riscoprire i diversi paesaggi e le attività che ogni stagione offre nella regione.
Territoire Charlevoix: intimità, minimalismo e immersione nella natura
I cinque rifugi sono piccole costruzioni autonome che offrono un contatto intimo con la natura, sia in estate che in inverno. In equilibrio tra rustico e moderno, sono spazi caldi e funzionali, che trasmettono tranquillità ed evasione.
Il loro orientamento, la posizione scelta con cura e le generose aperture lasciano ampio spazio alla natura. Rialzate da terra, le piccole cabine si fondono nel paesaggio selvaggio con un impatto minimo sul terreno. Grazie alla mancanza di fondazioni tradizionali si è potuto evitare l’utilizzo di macchinari pesanti inadatti all’ambiente isolato, e di limitare la deforestazione necessaria per lo sviluppo di queste costruzioni.
I rifugi sono caratterizzati da un tetto ad una sola falda, che segue la topografia naturale del sito, e da una grande vetrata, che si inclina leggermente verso le valli sottostanti, creando una vista a picco sul territorio.
Layout compatto e funzionale
Il layout è compatto e funzionale per ridurre l’impatto dell’edificio, ma meticolosamente ottimizzato nel design degli interni per offrire uno spazio generoso e confortevole.
Ogni rifugio è attrezzato con angolo cottura, un piccolo tavolo da pranzo, una stufa a legna e un grande letto posto di fronte alla vetrata. Gli spazi delle panche sono integrati nei livelli variabili del pavimento. Uno spazio integrato consente inoltre il posizionamento di un materasso aggiuntivo, permettendo di ospitare fino a tre persone in un rifugio. Le variazioni di altezza definiscono una gerarchia agli spazi e creano una separazione tra la zona cucina e la zona notte.
Il design degli interni è elegante e caldo. Una serie di arredi modulari progettati su misura permettono di massimizzare l’utilizzo dello spazio. I pannelli in legno bianco ammorbidiscono l’esperienza e invitano alla tranquillità, offrendo un contrasto con la finitura grezza e naturale del rivestimento esterno in legno, in armonia con l’ambiente circostante.
Ogni rifugio comprende anche una zona pranzo esterna coperta adiacente all’ambiente interno. La terrazza è arredata con un grande tavolo e un banco da lavoro. All’esterno di ogni rifugio si trova un cerchio di fuoco, un rifugio in tronchi e una toilette in legno.
Le piattaforme di legno
Oltre ai rifugi, Territoire Charlevoix offre un’esperienza di campeggio negli arcipelaghi attraverso piccoli gruppi di piattaforme di legno pronte per l’accampamento. Ogni piattaforma è isolata per una maggiore privacy, ma rimane vicino ad un rifugio panoramico arroccato sul fianco della montagna. Inoltre, mettono a disposizione dei campeggiatori uno spazio protetto dotato di angolo cottura comune. Questi spazi promuovono uno spirito comunitario e invitano all’incontro, al relax, alla contemplazione e alla convivialità, oltre a offrire alcune delle viste più impressionanti dell’ambiente circostante.
Reception e buvette forestale completano il progetto Territoire Charlevoix
Infine, l’edificio della reception funge da campo base per campeggiatori, escursionisti e altri visitatori che vengono per partecipare a varie attività all’aperto, ringiovanimento, osservazione della natura o scoperte gastronomiche organizzate sul sito. L’edificio è diviso in due da uno sfondamento centrale, orientato verso il paesaggio. Sul lato della reception si trova la buvette forestale “Oui Oui”, dove gli ospiti possono gustare del buon cibo e godere dell’aria fresca, sia all’interno della sala da pranzo, sia all’esterno sulla terrazza. Di fronte, la parte tecnica dell’edificio comprende un blocco sanitario con docce e bagni.
È attraverso questa famiglia di edifici eterogenei, tutti attentamente integrati nel loro ambiente, che gli ospiti sono invitati a scoprire il luogo in tutta tranquillità per una completa immersione nel territorio.
Bellezza, comfort e semplicità secondo Atelier L’Arbi
I rifugi e le strutture del Territoire uniscono bellezza, comfort e semplicità. Invitano sia il corpo che la mente a sintonizzarsi con la natura, ad armonizzarsi con la sua calma e a mettere nuovamente radici. Nel progetto Territoire Charlevoix l’architettura ritrova le sue funzioni essenziali, offrendo riparo dagli elementi, ma soprattutto offrendo uno spazio di benessere e pace. Le piccole e solitarie strutture diventano veicoli per sperimentare il bisogno vitale di fuga. Offrono opportunità per perdersi e ritrovarsi, per esplorare nuove prospettive sulla natura e su noi stessi.
Territoire Charlevoix è il terzo progetto di ecoturismo firmato Atelier L’Abri, insieme ai rifugi del Parc du Poisson Blanc a Outaouais e alle strutture della fattoria nordica Farouche Tremblant nei Laurentians. Ogni sito offre un nuovo contesto naturale ricco di ispirazioni architettoniche ed esplorazioni costruttive.
In questo senso “il progetto si inserisce in una riflessione profonda e in continua evoluzione sul nostro rapporto con il territorio e su come abitarlo”, dichiara il team di Atelier L’Abri.
La sfida principale di un simile progetto risiede nel delicato equilibrio tra natura e architettura. Offre l’opportunità di esplorare e spingere i concetti di design di semplicità, minimalismo ed efficienza al servizio di un’esperienza sincera con l’ambiente. Vivere negli edifici del Territorio Charlevoix ci ispira a rallentare e ad abbracciare la decrescita. Queste semplici strutture, realizzate con mezzi limitati, ci riportano all’essenza dei nostri bisogni, offrendo allo stesso tempo una straordinaria opportunità di riconnetterci con la natura. Ci incoraggiano a riconsiderare il nostro rapporto con l’edilizia e il ridotto impatto che i nostri edifici potrebbero avere sul nostro mondo, senza sacrificare ciò che è essenziale per il nostro benessere e il nostro complesso rapporto con i nostri territori.
Architettura: Atelier L’Abri
Team di progetto: Pia Hocheneder, Jérôme Codère, Francis Martel-Labrecque, Nicolas Lapierre
Fotografie: Raphaël Thibodeau