E’ in vigore la legge che ha introdotto il nuovo maxi sconto fiscale del 110% per chi esegue lavori di risparmio energetico per la propria casa o in condominio. Dai lavori trainanti come la realizzazione di un cappotto termico e la sostituzione della caldaia, fino a quelli secondari come l’installazione di nuovi infissi e di un impianto fotovoltaico, ecco le regole, i requisiti e gli strumenti finanziari a disposizione.
Nel corso del lockdown la casa è stata un rifugio sicuro che ci ha tenuto lontano dal Covid. Ed è proprio dalla casa che riparte l’Italia. Il decreto rilancio, approvato in via definitiva dal parlamento lo scorso 16 luglio, pubblicato in Gazzetta il 22, divenendo legge a tutti gli effetti, punta sul mattone. Le abitazioni, intese sia come singole unità immobiliari sia come condomini, sono la leva er la ripresa dell’economia, per la messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio e per un nuovo modo di abitare. Infatti, grazie ai meccanismi del superbonus, è possibile apportare significativi miglioramenti ai propri appartamenti, ville e villette, prima e seconde case purché non di lusso, senza dover mettere mano al portafogli.
Come risparmiare sull’acquisto dei nuovi serramenti con il Superbonus 110%
Le precedenti agevolazioni fiscali consentivano di accedere a detrazioni del 65% della spesa sostenuta, mentre ora con il Decreto legge 34 la percentuale sale fino a raggiungere il 110% con la possibilità di usufruire della formula di cessione del credito o dello sconto in fattura.
Vediamo quali requisiti sono richiesti e le condizioni stabilite dalla norma per ottenere il superbonus 110 infissi.
Il nuovo maxi sconto fiscale del 110% si rivolge ai contribuenti, residenti e non residenti, possessori a qualsiasi titolo dell’immobile su cui verranno fatti gli interventi, in cui rientrano anche familiari e cointestatari , i quali possono usufruire di un credito d’imposta del 110%, suddiviso in 5 quote annuali di pari importo. I lavori contemplati nel superbonus devono essere sostenuti dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e vengono definiti “interventi trainanti”, vediamoli nel dettaglio.
Cappotto termico
È possibile portare in detrazione la spesa a condizione che i lavori interessino più del 25% della superficie lorda dell’edificio, o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
L’ottenimento del bonus è vincolato anche ad un’altra condizione: i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017.
Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
Per le parti comuni degli edifici: sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A; o con impianti a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici ovvero anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici con impianti di microcogenerazione o a collettori solari, nonché, esclusivamente per determinati comuni montani l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.
Per gli edifici unifamiliari o unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno: sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A; o con impianti a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici ovvero impianti di microcogenerazione o a collettori solari; nonché, esclusivamente per determinati comuni montani, l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.
Classe energetica
Infine, per ottenere il superbonus 110%, gli interventi fatti devono garantire il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il conseguimento della classe energetica più alta.
Usufruire del superbonus 110% anche per la sostituzione dei vecchi serramenti di casa con nuovi modelli ad alta efficienza energetica è possibile, ma solo effettuando contestualmente almeno uno degli interventi trainanti.
Superbonus 110%: sconto in fattura o cessione del credito?
Per consentire alle famiglie di fare lavori in casa a costo zero volti al risparmio del consumo di energia, oltre al potenziamento delle agevolazioni nella misura del 110%, sono stati introdotti nuovi strumenti finanziari: lo sconto in fattura e la cessione del credito, che di fatto consentono di utilizzare in modo più vantaggioso la detrazione fiscale d’imposta maturata con i lavori collegati all’ecobonus.
Lo sconto in fattura è una modalità di rimborso che consente di scegliere uno sconto, di pari importo alla spesa sostenuta, che sarà applicato direttamente sulla fattura del fornitore. In pratica. L’azienda che effettua l’intervento, si fa carico di anticipare al cliente, in una volta sola, la somma detraibile dalle imposte. Questo permette di eseguire lavori in casa gratuitamente, o quasi, perché trasferisce alle imprese l’onere di anticipare il contributo statale riconosciuto al committente. La società recupererà poi la somma come credito d’imposta.
La cessione del credito d’imposta per realizzare i lavori sulla propria abitazione fa gola a tanti e, per questo, è una delle possibilità su cui si concentrano le maggiori attenzioni. La cessione del credito può essere fatta dai privati cittadini, dai condomini e dalle imprese e viene recuperata, a seconda dei casi, in 5 o 10 anni. In particolare, nel caso dei condomini, ogni condomino può decidere in autonomia come gestirla e anche l’inquilino di un appartamento in affitto può beneficiare del bonus e decidere per la cessione del credito d’imposta. Il credito dovrà essere ceduto esclusivamente per via telematica tramite la “piattaforma cessione crediti” del sito dell’Agenzia delle Entrate, in vigore dal 15 ottobre. La procedura può essere fatta da un privato, dall’amministratore condominiale o da un professionista delegato. La guida dell’Agenzia delle Entrate spiega che il credito di imposta potrà essere ceduto illimitatamente a qualsiasi soggetto. Il privato può infatti cedere il credito acquisito all’impresa che effettua i lavori, a una banca, a un altro ente come le assicurazioni che stanno preparando i piani di offerta relativi o persino a un parente. Infatti, un contribuente con un reddito inferiore agli 8 mila euro, quindi non tenuto al pagamento Irpef, può cederlo a un parente convivente, al nudo proprietario di una casa in usufrutto o un condomino.
Se stai pensando di migliorare l’efficienza energetica della tua casa attraverso la realizzazione di un cappotto termico, installando serramenti più performanti e una nuova caldaia di ultima generazione, il superbonus è una grande opportunità.