Nell’ambito di un’espansione pianificata di 60 hotel nel corso di nove anni, la nota catena alberghiera Six Senses ha inaugurato nel 2020 un nuovo e lussuoso hotel nel deserto israeliano: Six Senses Shaharut.
Negli ultimi anni in Israele sono spuntate proprietà di lusso, ma questa destinazione elegante e remota nel profondo del deserto del Negev è senza dubbio la più esclusiva. Il piccolo resort di lusso offre fantastici panorami del cielo, del deserto roccioso che si tuffa in una valle lontana e sulle montagne di granito rosso di Edom in Giordania, che svettano in lontananza.
L’architettura rende omaggio alle strutture nomadi della comunità nabatea, che visse nella Valle dell’Araba più di 2000 anni fa. Inoltre, trae ispirazione anche dalla tavolozza di colori del deserto e dalle formazioni rocciose.
A tutto ciò si aggiungono sistemazioni chic e progettate con la massima attenzione, un’ampia spa e una serie di “esperienze”, da escursioni e giri in cammello a visite guidate di siti storici. Il risultato è una destinazione da sogno.
Il progetto del Six Sense Shaharut
Gli hotel di lusso della catena Six Senses sono progettati per aiutare gli ospiti a riconnettersi con la terra e con se stessi, e questo non fa eccezione. Six Sense Shaharut è stato progettato da Plesner Architects, studio a conduzione familiare con sede a Tel Aviv, che ha vinto il concorso di architettura della proprietà. Plesner ha trovato ispirazione nell’architettura nabatea. La tribù era strettamente associata a una vicina antica via delle spezie, e la loro missione era quella di preservare, ove possibile, la superficie naturale del deserto e di allinearsi alla sua topografia.
La missione del resort certificato LEED di risparmiare energia e compensare le emissioni di carbonio ha portato a una serie di obiettivi zero-waste, oltre a un impianto di trattamento delle acque reflue in loco. Si basa su prodotti e materiali locali, supporta le comunità e gli ecosistemi circostanti e lavora per ridurre tutti gli imballaggi. L’illuminazione è stata progettata per prevenire “l’inquinamento luminoso” serale per mantenere l’integrità del deserto il più intatta possibile.
Le camere tra ville e suite
Gli ospiti possono scegliere tra le 60 ville e suite, inclusa una villa con due camere da letto e piscina privata. Per coloro che desiderano rendere il loro soggiorno ancora più speciale, il rifugio con tre camere da letto Private Reserve vanta viste mozzafiato sulle montagne. Questo appartamento dispone inoltre di una SPA e una sala fitness, oltre a un ampio spazio esterno con terrazza privata e piscina con vista sull’incredibile panorama.
Tutte le camere dell’hotel presentano un arredamento elegante che pone l’accento su legno, pietra e tessuti naturali.
Garantire un’atmosfera tranquilla è lo scopo principale del resort, per questo motivo sono accettati i bambini dai 12 anni in su. Diverse suite e ville possono ospitare tre persone e le famiglie più numerose possono godersi la villa con due camere da letto e la Private Reserve. Detto questo, i bambini adoreranno le passeggiate sui cammelli, le lezioni nello studio di yoga e la palestra all’avanguardia, e l’ampia piscina principale del resort.
La cucina
Ci sono diverse opzioni per la ristorazione, e tutte offrono una deliziosa cucina mediterranea e di ispirazione israeliana. (L’Edom Pool Grill offre anche frullati e gelati fatti in casa.) Il Midian, tuttavia, è la scelta migliore per la colazione e cene leggermente più formali, e non solo per il forno tabun che sforna focacce che si sciolgono in bocca. Sia all’interno che all’esterno, godrai della vista migliore del resort (il che è tutto dire) e il menu eclettico è fresco e creativo. La colazione, inclusa nel prezzo, è una festa di pane, formaggi, carni, dolci, piatti a base di uova (la shakshuka verde è una delle più note), pancake, frutta e molto altro. Il Midian è il posto più gettonato di questo resort informale, dato che la maggior parte delle persone si riunisce lì per la cena.
L’hotel nel deserto Six Senses Shaharut Israel riapre le sue porte il prossimo 5 agosto 2021.
Fotografie©Six Senses