Svolgere un intervento di ristrutturazione della propria casa potrebbe essere un’operazione assai complessa, visti i costi e le analisi che devono essere svolte. Con la presenza dell’amianto, la situazione tende a essere particolarmente difficile da fronteggiare. La rimozione, tra l’altro, rientra fra gli interventi previsti dal bonus ristrutturazione . Ecco cosa occorre conoscere in merito.
L’amianto, una fibra economica e dannosa
Tra gli anni ‘40 e ‘90 del secolo scorso, l’amianto veniva utilizzato con una grande frequenza nel settore edile in quanto, la suddetta fibra, rappresentava un materiale economico e semplice da lavorare che permetteva la realizzazione di una serie di coperture in grado di assorbire completamente i suoni.
Pertanto questo materiale ha caratterizzato gran parte degli edifici durante quel periodo storico italiano, ma a causa di diversi studi scientifici svolti nel corso degli anni, è stato rilevato che l’amianto è anche una fibra incredibilmente tossica e dannosa per la salute dell’uomo.
La sua inalazione, infatti, comporta una serie di danni agli organi del corpo dell’uomo, specialmente alle vie respiratorie, comportando la morte.
Per questo motivo il Governo, in base alle analisi svolte dalle società esperte nel settore, decise di realizzare la nell’edilizia degli anni compresi tra il 1946 e il 1992, che appunto vietava l’utilizzo dell’amianto per la realizzazione delle coperture domestiche e non solo.
Il sopralluogo prima della ristrutturazione
L’amianto rappresenta una fibra che si trova all’interno dell’abitazione e nelle varie coperture dove viene utilizzato. Questo comporta quindi che, prima di una lavorazione, vengano svolti i sopralluoghi necessari.
Questi, che dovranno essere svolti da una ditta specializzata nel settore (ad esempio nel Nord Italia MBA Ambiente Milano), permettono effettivamente di stabilire tre dati fondamentali, ovvero dove si trova l’amianto, quindi dove questo è stato utilizzato in maggior quantità, così come è possibile scoprire anche quanto amianto è presente nell’edificio complessivamente.
Inoltre viene stabilita sia la pericolosità della sostanza e le varie operazioni che devono essere svolte per la sua totale rimozione.
La bonifica amianto è obbligatoria?
Quando si scopre che nel proprio edificio è presente l’amianto, si potrebbe pensare che la bonifica sia appunto obbligatoria.
Ebbene secondo la legge questa operazione non è obbligatoria, ma ovviamente, per evitare che le persone che vivono in quell’edificio possano andare incontro a delle possibili patologie a carico dell’apparato respiratorio, è necessario procedere con lo svolgimento delle varie operazioni che rientrano in questo campo.
Sotto i 900 kg è possibile procedere alla rimozione in autonomia, ma poiché si tratta di un’operazione rischiosa il consiglio è di prendere in considerazione il contatto con un’azienda specializzata nel settore.
In questo caso è importante verificare che la ditta sia registrata presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che appunto identifica tutte le realtà autorizzate allo svolgimento di questo genere di operazione.
Ecco quindi che occorre necessariamente prendere in considerazione tutte le procedure che permettono lo smaltimento, in modo corretto e senza alcuna complicanza, dell’amianto. La sua eliminazione definitiva dovrà rispettare tutte le diverse normative di tutela ambientale, un dettaglio importante da considerare.
I costi e la ristrutturazione
Le operazioni di smaltimento dell’amianto dalla propria proprietà prima della ristrutturazione hanno un costo ben preciso. I costi variano a seconda delle procedure che devono essere svolte per la rimozione della suddetta sostanza.
Occorre precisare come solamente dopo che l’amianto viene completamente rimosso sarà possibile procedere alla ristrutturazione della propria casa o azienda. Questo perché le varie parti della fibra non vengono ingerite o inalate durante la lavorazione di ristrutturazione.
In tal modo il fattore sicurezza potrà essere mantenuto ai massimi livelli. Ovviamente è importante precisare come le diverse operazioni di ristrutturazione potranno essere svolte da parte di un’impresa anche non registrata all’Albo prima citato.
Pertanto è necessario considerare come questi costi devono essere tenuti in considerazione e si aggiungono a quelli della ristrutturazione. In entrambi i casi, grazie ai vari bonus per i lavori di rinnovo dell’edificio, sarà possibile ottenere degli sgravi fiscali e quindi evitare costi assai elevati.
Bonifica dell’amianto: una misura agevolata
Oggi, fra i lavori di ristrutturazione agevolati al 50% e volti a ricostruire la sicurezza abitativa, è compresa anche la bonifica dell’amianto.
A poter beneficiare di questa misura, e della medesima detrazione sugli interventi ordinari e straordinari di ristrutturazione, sono:
- proprietari e titolari dell’immobile,
- coloro che ne sostengono le spese,
- inquilini e comodatari,
- soci di cooperative o società.
Il tetto di spesa previsto è di 96mila euro fino al 31 dicembre 2024. Con il 2025 la detrazione passerà dal 50 al 36%, per un ammontare non superiore ai 48mila euro per unità immobiliare.