Entrare in una nuova casa è uno di quei momenti spartiacque della vita che inevitabilmente va a segnare un prima e un dopo. Uno di quelli ritenuti indimenticabili, ma anche estremamente faticosi, visto che le cose a cui pensare e di cui occuparsi sono tantissime. Eh sì perché il trasloco è quasi il minore dei mali: il più è decidere quale forma assumeranno le stanze dell’abitazione. Occorre infatti stabilire quali pezzi d’arredo, mobili o complementi che siano, possano star bene in ciascun ambiente. In questa fase, però, subentra la paura di non riuscire a dare una coerenza d’insieme alla casa. Questo capita quando gli oggetti vengono comprati di volta in volta e non in un’unica occasione.
Il rischio di generare stili e design dissonanti tra loro potrebbe essere dietro l’angolo, soprattutto se ci si lascia prendere dall’entusiasmo e non si mantiene il focus su quegli elementi che davvero saprebbero valorizzare gli spazi e renderli armoniosi.
Affidarsi a degli esperti rimane la scelta più sensata, onde evitare risultati bizzarri e indesiderati.
Concentrarsi sulle proprie esigenze abitative
Prima di qualsiasi mobile o fantasia, occorre partire con i piedi per terra e riflettere attentamente su quali siano le esigenze di chi abiterà la casa. In base a ciò che emergerà in fase di analisi, si può procedere organizzando spazi e ambienti.
Una casa deve innanzitutto essere funzionale, pertanto la progettazione di interni comincia proprio da questa valutazione, fatta considerando abitudini e stili di vita di tutti coloro che si ritroveranno a interagire con gli ambienti dell’abitazione.
La metratura della casa è un altro fattore che va a influenzare la tipologia di arredo. Per i piccoli spazi potrebbe rendersi necessaria l’adozione di pezzi prodotti su misura, altrimenti largo all’immaginazione e alle opzioni. In base al modo personale di vivere la dimora di ciascun inquilino, un professionista comincia a determinare la composizione degli spazi. Per esempio, cucina, soggiorno e sala da pranzo possono essere separati o unificati a seconda di quanti ospiti potrebbero essere abitualmente invitati a mangiare, poi si passerà a capire quanti ripiani o tavoli potrebbero servire per starci tutti senza che manchi una collocazione per le pietanze in attesa di essere servite. Per non lasciare il progetto aleatorio e avere le idee ancora più chiare, un interior designer può dare vita a un progetto grafico servendosi di programmi di rendering. In questo modo avrete davanti a voi una prima bozza di quella che sarà la vostra casa.
Organizzare gli spazi significa anche considerare come avverranno le connessioni tra gli ambienti, quali percorsi si seguiranno: nel progettare l’arredamento di una casa sono proprio i vari pezzi che andranno a comporla a determinarne la facilità di fruizione o a saperne esaltare determinati angoli piuttosto che altri.
Definire un budget e scegliere uno stile d’arredo
Prima di scatenarsi con la creatività, occorre ancora volare basso e pensare a quale budget fissare, valutando senza mentirsi cosa ci si può permettere e cosa no, o in cosa si è disposti a spendere di più e in cosa meno, stabilendo una cifra di riferimento massima sostenibile per ogni stanza. Per alcuni pezzi potrebbe valere la pena stanziare un importo maggiore, come quelli che interesseranno la cucina, considerato anche l’utilizzo più frequente che se ne farà.
Archiviato questo, ci si può iniziare a scatenare e a pensare allo stile con cui si vorrebbe arredare casa. Per selezionarlo si parte dall’analisi di elementi già presenti nell’abitazione e che non possono essere modificati, se non magari in un futuro remoto, come pavimenti e infissi. Se non si vogliono cambiare infatti, lo stile dovrà adattarsi a loro. Poi subentrerà naturalmente il gusto personale, condito con l’ispirazione data da portali o riviste di settore. Non va esclusa la possibilità di fondere due stili diversi, a maggior ragione chiedendo consulenza a esperti di progettazione di interni a Bergamo e Brescia che sapranno indirizzare nella direzione giusta, suggerendo pezzi d’arredamento gradevoli nell’insieme.
Esiste anche l’opzione di partire dall’acquisto di un solo mobile o complemento, attorno al quale costruire poi il resto, senza partire preventivamente da uno stile definito. Tuttavia, potrebbe rivelarsi una strada piuttosto tortuosa, soprattutto se il pezzo scelto ha peculiarità che lo rendono difficilmente abbinabile.
Palette di colori, punti luce e home decor
È arrivato il momento di scegliere una palette di colori. Anche qui affidarsi alle mani di un esperto può essere una mossa saggia, prima di creare qualche effetto “arlecchino”. Ci sono alcune regole base da rispettare in materia di tonalità, che deve essere studiato con estrema attenzione. Alcuni suggeriscono di studiare il colore prima sugli arredi e poi sulle pareti, mai viceversa. Strettamente correlata con le cromature è poi l’illuminazione. Anche qui l’effetto che si desidera ottenere può essere molto soggettivo. E’ importante non dimenticare il principio secondo cui in una stanza dovrebbero potersi creare diversi scenari solo con l’uso della luce. Infatti, la luce potrà essere soffusa, diretta…
Ultimo step l’home decor fatto di quadri, vasi, libri, oggetti, sculture, lampade e ricordi. In questo caso andranno fatte scelte ponderate. Valutate quello che davvero è essenziale e capace di valorizzare il lavoro svolto finora, sia in termini estetici che funzionali.