La cucina è l’ambiente della casa sottoposto ad azioni delicate che ne mettono a rischio l’estetica ma anche la funzionalità. Negli ultimi anni la ricerca sui materiali per i mobili della cucina ha fatto passi da gigante, immettendo sul mercato finiture sempre più tecnologiche e performanti.
In particolare ci sono sei materiali di cui tenere conto quando si sceglie la propria cucina.
Materiali dei mobili della cucina: i tradizionali
I materiali tradizionali sono quelli che esistono da sempre e che da sempre si utilizzano nella produzione delle cucine. Questi sono: le laccature lucide e opache, le essenze di legno, i laminati. Ognuno di essi ha pro e contro e differenti metodi di pulizia e mantenimento, quindi da scegliere soprattutto in base all’utilizzo che ne farete.
La laccatura si ottiene spruzzando vernice poliuretanica su pannelli di MDF per ottenere un effetto a specchio (nella laccatura lucida) o setoso e liscio (nella laccatura opaca). Si tratta di una finitura pregiata e molto tattile, per cucine senza tempo. E’ facile e veloce da pulire, impiegando un panno in microfibra umido e stando attenti ad usare detergenti neutri e non aggressivi. I contro sono la sensibilità alla luce che può causare variazioni cromatiche nel tempo e la difficile riparabilità in caso di graffi.
Le essenze di legno donano subito matericità alla cucina grazie alla presenza delle venature del legno e alla possibilità di poter toccare con mano le irregolarità dell’impiallacciatura. In base al tipo di verniciatura che si vuol conferire al legno se ne possono esaltare ancora di più le caratteristiche di naturalità. Estremamente delicato, necessità di cure attente che non usino prodotti per la pulizia aggressivi. Panni in microfibra morbida e detergenti dedicati al legno sono l’ideale. Un altro contro è l’estrema sensibilità del legno (in quando pianta viva) alla luce che ne cause variazioni di colore.
Per finire i laminati, adatti a chi usa molto la cucina ma non vuole avere preoccupazioni legate al rovinarsi della cucina. La scelta migliore per chi ha fretta e vuole coniugare praticità ed estetica. I laminati sono fogli impregnati di resine fenoliche che vengono applicati sui pannelli di legno. Ce ne sono di tantissimi tipi ed infinite finiture: davvero per ogni stile. Si tratta di un materiale resistente, impermeabile e di facile manutenzione: con un panno morbido ed un detergente specifico, il gioco è fatto.
Materiali dei mobili della cucina: i tecnologici
L’acciaio è stato per anni il materiale protagonista delle grandi cucine professionali, per molti motivi. Innanzitutto la grande resistenza dello stesso, composto in parte da cromo, che ne impedisce l’arrugginimento (se esposto ad acqua ed aria per molto tempo). E’ biologicamente puro e facilmente lavabile, caratteristiche queste che lo rendono igienico e adatto ad ambienti a contatto col cibo. Infine è riciclabile al 100%, nota non indifferente.
La nota “dolente” se vogliamo, è la pulizia. Bisogna prestare particolare attenzione ai detersivi con cui si pulisce: assolutamente vietati detergenti come candeggina e sgorgatori di lavandini (in generale, tutti gli acidi) perché lo ossiderebbero. Non teneteli neanche sotto i lavandini perché le esalazioni potrebbero provocare danni. Usare sempre panni morbidi e prodotti per l’acciaio.
Il FenixⓇ è un materiale nanotech, fortemente innovativo. Fa parte dei laminati ma non ha nulla a che spartire con quelli tradizionali: dall’aspetto estetico gradevolissimo, si presenta setoso al tatto ed in finitura opaca. Trattato con speciali resine acriliche, è antisettico (per cui niente polvere), impermeabile, antimuffa e resistente alla luce (quindi non cambia colore). Cosa succede se si graffia? Se i danni sono lievi con una spugna magica Fenix torna nuovo. In caso di danni più seri ma non irreparabili, basterà bagnare un panno con acqua calda e passarci sopra il ferro da stiro. Incredibile vero?
L’ultimo materiale di cui vi parlo è il RespetⓇ: il primo pannello prodotto con resine PET riciclate al 100%. Si parte dalle bottiglie di plastica, che vengono selezionate e purificate (tramite eliminazione dei metalli e pulizia delle stesse). Una volta tolte le etichette e i tappi, le bottiglie vengono ridotte in fiocchi che diventano dei fogli (attraverso l’estrusione dei fiocchi). I fogli vengono poi laminati o termoformati sui pannelli di legno. I vantaggi (soprattutto in termini ecologici) sono innumerevoli, così come la possibilità degli utilizzi in ambito di design e le infinite finiture (laccature opache e lucide, legno…)
Articolo di Valentina Di Roma