“Dai diamanti non nasce niente” cantava Fabrizio De André in Via del Campo, così nascono le creazioni di Anna Barbara founder dello studio di architettura SenseLab.
Dagli scarti, dall’inutilizzato l’architetto, designer e docente della Scuola di Design del Politecnico di Milano è riuscita a ricavare e recuperare bellezza ed eleganza. Una passione che va oltre la professione o che forse proprio in questa trova nutrimento.
Mattoni, pietra di cava o detriti spiaggiati, ogni cosa è illuminata di nuova vita.
Decontestualizzati dai luoghi in cui vengono raccolti, ci vengono restituiti carichi di valore. Dal mattone sezionato al vetro soffiato, dal feltro alla lente d’occhiale. Anelli, collane, pendenti e orecchini sono le tipologie previste. Sensibilità e riuso, sono le linee guida della serie.
Anna Barbara ha saputo dare nuova vita a oggetti di scarto e frammenti di vita altrimenti gettati o dispersi. Ma il progetto va oltre. La collezione Mare Nostrum, suddivisa in Rosita, Titanic e Migrante, racconta storie di spostamenti e viaggi difficili.
“Il Mediterraneo è stato per tutti i paesi, che si affacciano su questo mare, fonte di ricchezza culturale, economica, sociale, politica. Da un lato all’altro di questo mare si sono mescolate le più importanti civiltà dell’occidente. Il Mediterraneo ci ha nutrito, ci ha arricchito, ci ha istruito. Quello che sbarca dal mediterraneo e approda sulle nostre coste non può essere considerato uno scarto, ma è sempre e comunque un prezioso contributo alla storia dell’umanità. Mare Nostrum è un manifesto politico a favore di tutte le migrazioni”. Così Anna Barbara racconta questa collezione così unica e sensibile.
Ogni collezione è un rimando a un tema narrativo preciso, chi ci racconta la bellezza del vuoto (Gioielli Negativi), chi di cose viste (Dea) e chi espone la bellezza del germoglio (LC Flowerpot). Ogni gioiello ordinario o, come questi, straordinario si svolge attorno a un materiale prezioso lavorato con abilità e amore. Prezioso, in questo caso, per storia e memoria e non per taglio o caratura. Un gioiello è il prolungamento della personalità di chi lo indossa.
ECONARCISO
Gioielli prodotti/tagliati da mattoni freschi. Torino Design Capital_ progetto econarciso. Econarciso trasforma un prodotto da sempre iconico dell’architettura in un frammento di architettura da indossare.
LCFLOWER POT
Vasi/anelli in vetro soffiato per ospitare piccoli bouquet da dito. Il progetto lavora sulla fragilità e sull’attenzione che dobbiamo porre nei gesti che compiamo. Un piccolo anello di vetro con acqua e fiori, ci impone cura, garbo, gentilezza.
GIOIELLI NEGATIVI
Gioielli realizzati con scarti industriali, rimanenze di fustellature di fogli di feltro. Il progetto parte dall’idea che a volte il negativo di una figura, così come lo stampo o il calco è più eloquente e prezioso della forma positiva che ha generato. Un foglio di feltro diventa una matrice narrativa che porta su di sé il valore di ciò che è stato tolto.
GIOIELLI TEMPORALI
Gioielli realizzati dall’incontro di pietre da cava, i cui fori per l’innesto dell’esplosivo ospitano riccioli metallici che provengono da scarti edili industriali. Progetto di design geologico in cui si immaginano i momenti di inizio di un’era, dove materiali sono vicini fino a compenetrarsi e diventare un’unica roccia, e quindi pietre dure e preziose. In questo caso si tratta di schegge di pietre da cava e inclusioni di sfridi industriali di metallo. La forma circolare arricciata evoca la sezione delle conchiglie incluse in ere geologiche.
MIGRANTE
Gioielli realizzati con detriti restituiti dal mare, in grado di restituire un valore superiore alla loro origine primaria. Qualsiasi viaggio è un valore aggiunto, chi sbarca ha un valore superiore rispetto a chi salpa. Sta nel risignificare, l’azione di impreziosire un oggetto ritrovato.