Legno, metallo, fibre naturali o sintetiche? Scegli bene il materiale dei mobili per esterni, oltre all’estetica pensa alla loro manutenzione!
Dal giardino al balcone, per vivere nella natura ti servono arredi comodi e pratici, dai materiali e tessuti resistenti. Se devi arredare il giardino, ecco una piccola giuda all’acquisto giusto.
Arredo esterno: materiali a confronto
Bello e caldo quando è nuovo, il legno si usura presto se non viene trattato con impregnanti specifici. Scegli legni duri, come acacia, eucalipto ma soprattutto il teak, resistente alle intemperie, durevole e insensibile alle muffe e agli insetti. Manutenzione: per evitare che il colore assuma una tonalità grigiastra, una volta all’anno, a inizio o fine stagione, idrata e nutri le fibre con cere e oli protettivi da passare con un panno o con il pennello.
Solido e stabile, il metallo è soggetto alla ruggine se non viene zincato e verniciato a polvere. Meglio scegliere leghe di alluminio e acciaio inox sottoposti a trattamenti anticorrosione. La verniciatura deve essere antigraffio in polvere 100% poliestere anti UV. Manutenzione: ogni uno o due mesi usa un detergente neutro non abrasivo.
Le fibre sintetiche, chiamate anche ecorattan, polyrattan o rattan sintetico, sono intrecci di nuova concezione che imitano le fibre naturali. Rivestono un telaio in alluminio e resistono ottimamene ai raggi UV, all’acqua, al cloro, agli agenti atmosferici e alla salsedine, perciò sono pratici e versatili. Manutenzione: occorre lavarli ogni 3 settimane passando dell’acqua con del sapone neutro, usando una spazzola con setole morbide.
Le fibre naturali, invece, come rattan, giunco, banano e il giacinto d’acqua sono piuttosto delicati. Possono essere aggrediti da muffe, funghi e insetti, per questo è consigliabile non lasciarli esposti alle intemperie, né ai raggi solari diretti; per questo sono la scelta più indicata solo se si dispone di una zona protetta e se si possono riporre durante l’inverno. Manutenzione: sono indicati soltanto detergenti neutri da passare prima di metterli al riparo a fine estate.
Scegli sempre tessuti garantiti
Nella scelta degli imbottiti, l’attenzione va posta non solo sui materiali delle strutture ma anche dei rivestimenti. Prodotti utilizzando filati acrilici trattati per assicurare indeformabilità, tenuta dei colori nel tempo, resistenza all’acqua salata e clorata e ai raggi UV, i tessuti d’arredo per esterni devono avere un’etichetta che ne dichiara le qualità e una garanzia di almeno 5 anni. Per una maggior sicurezza, chiedi se abbiano subito trattamenti extra che li rendono oleorepellenti resistenti all’unto e al grasso e con potere autopulente contro lo sporco “urbano” da smog.
Prendi sempre le misure
Come per l’interno, anche in un soggiorno all’aperto bisogna fare attenzione alle misure degli arredi e alle distanze minime fra di essi. Se scegli dei divanetti snelli a due posti e dalla profondità ridotta, prevedi 40 cm tra divano e poltroncine e non meno di 50 cm tra le sedute e il tavolino basso. Spazi ridotti? Abbina un divanetto fisso a due poltroncine pieghevoli da aprire solo quando servono oppure aggiungi qualche pouf. Se disponi solo di un balcone lungo e stretto, puoi optare per due poltroncine sui lati corti, disposte frontalmente.